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PRATO – Legare la politica al territorio e fornire gli strumenti per dialogare con le istituzioni. Di questo si occupa AttivaPrato, associazione nata nel gennaio 2024 per coinvolgere il cittadino nei progetti portati avanti dalle amministrazioni. L’obiettivo: creare nuovi istituti partecipativi, e in questo orizzonte è stato fondato a novembre, grazie a un’istanza dei residenti dell’area, l’Osservatorio civico permanente del Lungobisenzio “per l’analisi dei temi e delle criticità – si spiega nella nota – inerenti il verde pubblico e non solo”.
Dal verde pubblico alla mobilità, dal degrado all’illegalità: sono tante le problematiche “su cui gli abitanti possono incidere attivamente. Come? Creando un rapporto diretto fra comunità e amministrazione. Rapporto che tuttavia, fino ad ora, non c’è stato”.
A parlare è il dottor Paolo Andrea Sanesi, presidente dell’associazione pratese ed esperto sulle tematiche della partecipazione, impegnato da tempo a sostegno delle istanze cittadine: “Erano gli anni 2000 – racconta – quando abbiamo portato avanti una battaglia contro il taglio degli alberi in una storica piazza. Questa battaglia andò sotto i riflettori nazionali. Fu allora che mi posi questa domanda: scendere in campo per difendere i propri diritti è giusto, ma non sarebbe più giusto che cittadini e istituzioni si sedessero intorno a un tavolo per prendere le decisioni insieme?”.
“Io credo – prosegue Sanesi – che quando si parla di questioni che riguardano la città, sia importante che il cittadino entri nel dibattito fin dall’inizio affinché tutto il percorso decisionale venga svolto in comune, compresa la valutazione a posteriori”. Al contrario, “se oggi il cittadino ha la sensazione di non contare nulla, è perché non sente di avere voce in capitolo. E questo sentimento è determinato dal fatto che non ci sono regole per decidere insieme: AttivaPrato queste regole le vuole fare, introducendo una nuova modalità di partecipazione civica alla politica del territorio”.
Sotto i riflettori dell’associazione c’è il Regolamento comunale sulla partecipazione: “Ci stiamo adoperando per modificarlo. Le variazioni da noi proposte alla prima parte sono state approvate all’unanimità ad aprile, prima delle elezioni amministrative. Adesso è in corso un dialogo con la giunta Bugetti per discutere la modifica alla seconda parte del regolamento”. Discussione che approderà in Commissione 1 a gennaio: “Se tutto va bene – spiega il presidente – arriveremo in Consiglio a inizio febbraio”.
“Come andrà? Le variazioni che porteremo sono già normate da leggi più alte. Leggi della Regione Toscana e leggi costituzionali. Noi vogliamo solo applicare leggi già esistenti sulla partecipazione. E vogliamo che la politica le rispetti”.
Da una parte c’è la responsabilità della politica, dall’altra quella della cittadinanza. Responsabilità, che nasce dalla consapevolezza: “Istituzioni e cittadini possono discutere e risolvere problemi comunitari insieme: esistono le possibilità per farlo. Tuttavia, il cittadino può prendersi le sue responsabilità nei processi decisionali solo se è educato: ovvero se acquisisce la consapevolezza che c’è la possibilità di avere un dialogo con la politica”.
La funzione di AttivaPrato è proprio questa: “Aiutare i cittadini a risolvere un problema fornendo loro gli strumenti per farlo. Strumenti che ha già: sono scritti nelle leggi. Il nostro compito, come associazione, è rendere consapevoli gli abitanti che partecipare ai processi decisionali è un loro diritto. Diritto – conclude Sanesi – che possono rivendicare”.