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Giardino della Passerella, presentato dal Comune il progetto di riqualificazione

Il costo complessivo dei lavori è di 52mila euro

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PRATO – Bambini, transizione ecologica e sicurezza, presentato il 5 settembre il progetto di riqualificazione del giardino della Passerella. Ad illustrare nel dettaglio il disegno dell’opera sono stati l’assessore al sistema dei parchi, verde pubblico e transizione ecologica Marco Biagioni e la responsabile comunale del verde pubblico, Caterina Bruschi.

L’opera consiste nella riqualificazione dell’esistente area gioco, mediante l’installazione di nuove attrezzature ludiche sia per bambini piccoli che, per bambini di età più grande (fascia di età dai 2 – 14 anni) e il rifacimento della pavimentazione anticaduta. Ci saranno un’attrezzatura multifunzione con torretta, doppio scivolo arrampicata con pedana e con corda e scalette, gioco a molla forma di cavallino, gioco bilico a molla 4 posti, casetta con tetto arrampicata in corda, altalene con sedili a gabbia e altalene con sedili a tavoletta.

Il costo complessivo dei lavori è di 52mila euro. Il giardino della Passerella è soggetto a vincolo monumentale e l’opera di riqualificazione è già stata autorizzata da parte della Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio. La necessità di rimuovere la pavimentazione e le vecchie strutture comporterà la chiusura a partire dalla prossima settimana per 49 giorni a partire dalla sottoscrizione del verbale di consegna lavori.

“Il giardino della Passerella è una delle tappe del percorso di riqualificazione degli spazi verdi del Comune di Prato, che proseguirà anche il prossimo anno – afferma l’assessore Biagioni – E’ uno dei pochi giardini del centro storico, che anche grazie all’attuale gestore, l’associazione Left Lab, è tornato ad essere frequentato da tanti bambini e dalle loro famiglie. E proprio per loro e per ampliare l’uso di questo importante spazio verde in centro vogliamo renderlo più bello e sicuro. L’idea di fondo è che per il futuro tutti i luoghi verdi dovranno essere curati e gestiti con la compartecipazione dei cittadini, perchè la comunità si costruisce anche attraverso la condivisione degli spazi. Curando il verde e l’ambiente si curano anche la collettività e la singola persona”.

Un altro importante spazio verde del centro storico sono i giardini di Sant’Orsola, anche questi sottoposti a vincolo monumentale, il cui progetto di riqualificazione è stato autorizzato dalla Soprintendenza, ed i lavori inizieranno ad inizio 2025, dopo aver concluso gli interventi in corso di esecuzione in altre aree verdi. E’ previsto nel mese di settembre l’inizio lavori di riqualificazione del giardino di via dei Gobbi, mentre sono previsti per il prossimo anno i lavori di sistemazione di giardini comunali anche in altre aree della città, come via Papa Giovanni XXIII e l’illuminazione di tre aree di sgambatura cani in via Borgonuovo, via Corridoni e via Malfante, per un investimento di 208 mila euro da parte del Comune per gli interventi acora da iniziare.

Nei mesi precedenti sono stati già terminati gli interventi di riqualificazione nei giardini, aree gioco e fitness e nei playground in via Traversa Cellerese a La Querce, viale Montegrappa a Mezzana, Pratocchio a Vergaio, via Fonda a Figline, ex Ippodromo e Iqbal di via Firenze, per un totale di 220mila euro. Sono invece in corso gli interventi di sistemazione dei giardini in via Ferraris e via Ostia – le opere sono quasi finite, gli arredi e le atttezzature sono state installate e mancano solo le piantumazioni di siepi e alberi – e via Turchia, in collaborazione con Decathlon e l’associazione Pallamano A ruota libera, per un totale di 196mila.

“L’obiettivo della cura del verde esistente e della creazione di nuovi spazi verdi è centrale per il Comune, anche nell’ottica della transizione ecologica e del contrasto al cambiamento climatico – continua l’assessore Biagioni – Questo risponde anche agli indirizzi adottati dal Piano strutturale e dal programma Prato Carbon Neutral, che puntano ad aumentare il verde in città fino a 70 ettari di verde pubblico e a creare degli spazi di connessione con una demineralizzazione delle aree asfaltate come parcheggi e strade, che ora superano il 21 per cento. Questo può ad esempio significare il recupero di aree come quello dell’ex Ambrosiana, di ben 8mila metri quadri in un contesto fortemente urbanizzato”.

© Riproduzione riservata

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