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PRATO – Immigrazione e cittadinanza, Pd e Giovani democratici Prato chiamano a raccolta comunità, associazioni, sindacati e forze politiche della città. L’assemblea aperta si svolgerà al Circolo Arci Cherubini di Grignano (via Bambini 16, Prato) a partire dalle 17.
“Un pratese su quattro non ha la cittadinanza italiana. Tra i minori – si legge nella nota del Pd Prato – si arriva a uno su tre. Sono persone che vivono, lavorano o studiano nella nostra città da molti anni, alcune addirittura dalla nascita. Donne e uomini che troppo spesso sono alle prese con lunghe pratiche burocratiche per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno o con difficili, se non impossibili, percorsi di regolarizzazione”.
“Una vecchia legge nazionale costringe la nostra città, più di ogni altra, a vivere in tempi sospesi – afferma Marco Biagioni, segretario del Pd Prato – È arrivato il momento di cambiare prospettiva sulle migrazioni, passando da un approccio emergenziale e securitario ad uno pienamente fondato su integrazione e lavoro. Nel solo comune di Prato ci sono 50mila persone senza cittadinanza italiana che da sole rappresentano la popolazione di una media città toscana, come Siena o Empoli. Un dato che deve spingerci a costruire soluzioni concrete per garantire diritti, dignità e legalità. Nel nostro territorio sono tante le realtà che negli anni si sono battute per un approccio diverso al tema migratorio. Tantissime sono le persone che ogni giorno lavorano per una città più coesa, per contrastare sfruttamento e ricattabilità, per promuovere i diritti. Ci appelliamo a loro per costruire l’alternativa”.
L’iniziativa di domenica 13 aprile sarà l’occasione per parlare dei referendum dell’8 e 9 giugno, in particolare del quesito 5 che riguarda proprio la riforma della cittadinanza, e per riflettere sui canali di regolarizzazione, sul superamento della Bossi-Fini, sulla valorizzazione dei percorsi di radicamento. Molti di questi punti trovano riscontro diretto nel Ddl 1182 presentato pochi mesi fa dal senatore Delrio e da altri 31 senatori del Pd. Tra questi, la possibilità di ingresso per ricerca di lavoro, il trasferimento ai comuni del rilascio dei permessi di soggiorno, l’introduzione di un sistema di regolarizzazione più semplice e stabile.
“Misure concrete che mirano a valorizzare il lavoro come strumento di integrazione e a semplificare la burocrazia, con particolare attenzione alle esigenze di territori ad alta presenza straniera come Prato” conclude la nota del Pd Prato.