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PRATO – “L’urgenza votata dalla maggioranza sulla legge annuale per le Pmi – commenta Furfaro – non è una scelta tecnica: è un modo per blindare una norma sbagliata, che introduce di fatto uno scudo per le imprese capofila della moda. E questo, per un territorio come Prato, è un segnale pericolosissimo. Significa indebolire i controlli sulla filiera, alimentare concorrenza sleale e mettere a rischio proprio quel fronte della legalità che qui combattiamo ogni giorno”.
“Le opposizioni hanno votato contro non per rallentare i lavori, ma per impedire che la fretta diventi la scorciatoia per chi vuole sottrarsi alle responsabilità. In questi anni la magistratura – continua Furfaro – ha già documentato casi di sfruttamento e caporalato in filiere opache. Dare una copertura normativa alle capofila significa dimezzare la capacità di controllo e penalizzare chi a Prato lavora onestamente, investendo nella qualità e nella trasparenza”.
“La destra si riempie la bocca di ordine e legalità, ma poi approva norme che rischiano di normalizzare pratiche illegali nei distretti produttivi. Prato non può essere il terreno di sperimentazione di un modello che premia i furbi e colpisce i migliori. Continueremo a opporci con forza, – conclude Furfaro – per difendere il lavoro vero, la concorrenza sana e la dignità del distretto”.


