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PRATO – Maliseti, il Comune ha approvato a metà luglio il progetto per rifare il parcheggio davanti al palasport.
“L’approvazione del progetto esecutivo per la depavimentazione del parcheggio di Maliseti è un’ottima notizia. Si tratta di un’opera strategica che indica con chiarezza quale dovrà essere il futuro della nostra città”.
Lo afferma Alessio Pietrolungo, responsabile transizione ecologica del Pd pratese, a proposito dell’avvio dell’iter che porterà a recuperare 4.400 metri quadri e a piantumare un centinaio di alberi.
“Interventi come questo – continua Pietrolungo – dimostrano che la sostenibilità deve permeare tutte le politiche pubbliche e orientare ogni decisione amministrativa: se presa sul serio, e non come ‘etichetta’, rappresenta una visione sistemica del futuro. Significa pensare la città come un organismo complesso, in cui ogni scelta incide sugli equilibri ambientali, sociali ed economici della comunità”.
“Dopo l’alluvione – continua il responsabile transizione ecologica del Pd – è ancora più urgente rafforzare la pianificazione urbana con politiche integrate che promuovano l’adattamento ai cambiamenti climatici e una gestione olistica del rischio. Dobbiamo supportare i positivi legami economici, sociali e ambientali tra aree urbane, periurbane e rurali, aumentando considerevolmente il numero di territori che adottano politiche tese all’inclusione, all’efficienza delle risorse e alla resistenza ai disastri. Il futuro non si costruisce domani, ma si comincia oggi nelle scelte e nella visione politica di chi vuole amministrare Prato”.
Sul tema interviene anche Francesco Bellandi, esponente del Pd pratese, già presidente della commissione urbanistica del Comune di Prato.
“Depavimentare significa restituire suolo vivo alla città, recuperare spazi verdi e migliorare la qualità della vita nei nostri quartieri. Ma significa anche affrontare concretamente le sfide climatiche, riducendo il rischio di allagamenti e alleggerendo la pressione sul sistema fognario e fluviale. Questo approccio rappresenta una risposta sistemica alle trasformazioni che il cambiamento climatico impone ai nostri territori. I Macrolotti industriali e artigianali – prosegue Bellandi – devono essere il primo fronte di intervento. Queste aree, spesso caratterizzate da una forte impermeabilizzazione, devono diventare prioritarie in una strategia di adattamento climatico. È su questi spazi che possiamo ottenere i risultati più evidenti in tempi rapidi, trasformando zone critiche in esempi virtuosi di rigenerazione urbana sostenibile”.
“Il parcheggio di Maliseti – sottolinea Martina Cacciato, componente della segreteria Pd – per molto tempo è stato uno dei simboli del disastro che ha colpito il nostro territorio. Ora cambierà volto e da luogo dove venivano raccolti i fanghi dell’alluvione diventerà una grande area depavimentata e permeabile, capace di combattere il calore e aiutare il deflusso delle acque piovane. Con un investimento di oltre 1 milione di euro e 100 nuovi alberi – conclude Cacciato – la precedente amministrazione ha iniziato a costruire concretamente quella resilienza urbana di cui Prato ha bisogno per affrontare le sfide climatiche. È la dimostrazione che dalle ferite più profonde può nascere una città più forte e sostenibile”.


