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PRATO – C’è un dato che balza agli occhi incontrastato fra le preferenze in provincia di Prato. Quello dell’ex sindaco Matteo Biffoni, che raccoglie la clamorosa cifra, all’interno del Pd, di 22155 preferenze.
Un numero che lancia Biffoni o verso un assessorato regionale o verso il nuovo tentativo di guidare il Comune di Prato dopo il periodo di commissariamento. O verso l’idea, chissà, fra due anni, di tentare la via del parlamento.
Alle sue spalle. quasi 5100 voti per la capolista Marta Logli appaiono quasi irrilevanti, pur essendo un grande risultato per la giovane candidata.
“Il risultato del Pd Prato è straordinario – commenta il segretario provinciale, Marco Biagioni – È il frutto di un progetto politico solido, credibile e duraturo. E di candidate e candidati che hanno saputo interpretare al meglio la nostra proposta. Non solo cresciamo, ma superiamo il 41%. Ringrazio Marco Martini per il lavoro di qualità svolto in questo anno e mezzo in consiglio regionale e tutti gli altri componenti della lista che hanno contribuito alla nostra vittoria. Prato oggi ha mandato un segnale forte e chiaro alla Toscana. Matteo Biffoni ha ottenuto un risultato straordinario: è il candidato più votato nella storia recente della nostra regione. Marta Logli, a soli 25 anni, si è fatta carico di una prospettiva generazionale ormai affermata sul territorio, necessaria per la Toscana del futuro. Grazie anche a Sandra Bolognesi, Flora Leoni e Salvatore Bimonte per il bel risultato raggiunto. Sono convinto che questo risultato ci darà una spinta a costruire un moto di partecipazione popolare anche nella città capoluogo, per far tornare i cittadini a partecipare e rivincere nelle urne nella prossima primavera. Prato è stata del resto la prima grande città a sperimentare il campo largo, a costruire un programma che unisse rinnovamento e continuità di governo. E il risultato di oggi del Partito Democratico dimostra che la nostra provincia può ambire a un ruolo di primo piano nel futuro della Toscana”.
Nella civica di Gianni Rossana Sciumbata sfora le 1100 preferenze e supera Enrico Cammelli.
“Il risultato conseguito dalla Lista Giani e dalle nostre candidature a Prato – dicono i due – rappresenta una spinta importante a proseguire con entusiasmo il percorso avviato. Si tratta di un risultato frutto dell’impegno e del sostegno di tante amiche e tanti amici che, insieme a noi, hanno vissuto questa – seppur breve – campagna elettorale con passione, partecipazione e grande cordialità reciproca. Il tema della salute, inteso amche come ricerca del benessere e del “bene vivere” dei cittadini, che altri fattori come lo sport possono rendere possibile, resta per noi un punto centrale delle politiche territoriali. A partire da questo risultato incoraggiante, continueremo il nostro impegno con rinnovata energia, insieme a tutte le persone che hanno condiviso con noi questo cammino”.
Nei Verdi Sinistra vince Alessio Laschi con 511 preferenze, nei Cinque Stelle Chiara Bartalini con 715.
Nel centrodestra sfiora quota 8mila preferenze l’onorevole Chiara La Porta in Fratelli d’Italia. Alle spalle Gianluca Banchelli supera di meno di 300 voti Giovanni Sardi e ‘vede’ il consiglio regionale.
In Forza Italia vince con 1214 voti ma non sfonda l’onorevole Erika Mazzetti, davanti a Giulio Mencattini con 512. Nella Lega è George Stanasel, con quasi 800 voti il leader delle preferenze. Irrilevanti, anche in termini di preferenze, le civiche.
Toscana Rossa, qui, si ferma al 3 per cento. Primo per preferenze Marco Chiti con 341.
