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PRATO – “Negli ultimi anni – spiega Claudiu Stanasel Lega – Prato ha lentamente perso la sua vitalità notturna. Locali che chiudono, giovani che si spostano altrove, imprenditori scoraggiati da burocrazia e mancanza di visione. La movida sana e ordinata non è un problema da contenere, ma una risorsa economica, sociale e turistica da valorizzare. Una città viva anche dopo il tramonto è una città che cresce, lavora e crea comunità.
Per questo – continua Stanasel – ho elaborato un piano strutturale per il rilancio della vita notturna pratese, un progetto concreto che punta a sostenere gli imprenditori del settore, garantire sicurezza e qualità ai cittadini e rafforzare l’attrattività complessiva del territorio.
Prato ha bisogno di una strategia chiara e collaborativa tra pubblico e privato. Serve innanzitutto sostenere chi tiene accese le luci della città.
Propongo – precisa Stanasel – l’istituzione di un fondo comunale dedicato alle attività serali e notturne, per chi vuole aprire, ampliare o riqualificare il proprio locale, insieme a procedure amministrative più rapide e agevolazioni fiscali o sconti sulle tariffe comunali nei primi due anni di attività. Gli imprenditori della notte non devono essere ostacolati, ma incentivati, soprattutto chi investe in arredi esterni, musica dal vivo o eventi.
Il mio piano include, inoltre, ulteriori misure concrete per gli esercenti:
voucher comunale per dehors e spazi esterni, micro‑credito agevolato o garanzie per investimenti in tecnologie e riqualificazione, e laboratori gratuiti su competenze digitali, marketing e fidelizzazione della clientela. Oltre a queste si aggiunge l’istituzione di un “programma di certificazione di qualità per locali notturni”.
L’idea di Stanasel è quella di far riconoscere ufficialmente al Comune i locali che rispettano standard di sicurezza, sostenibilità e qualità del servizio, offrendo vantaggi concreti come priorità nell’accesso a contributi o agevolazioni fiscali, promozione ufficiale sui canali turistici e del Comune e formazione gratuita per il personale su sicurezza, gestione dei clienti e sostenibilità. “Questo sistema – continua Stanasel -premia chi investe nella qualità, crea un riferimento chiaro per cittadini e turisti e incentiva comportamenti virtuosi tra i locali.
“Occorre anche ripensare gli spazi e la sicurezza. Non basta limitarsi ai controlli o ai divieti – incalza Stanasel – serve un approccio moderno e intelligente. Propongo la creazione di “zone di movida controllata”, aree della città dedicate a locali, eventi e intrattenimento, con servizi adeguati, orari definiti e presenza costante delle forze dell’ordine. In queste aree sarà attivo un coordinamento operativo notturno, con Polizia Municipale, gestori dei locali e uffici comunali, per gestire sicurezza, decoro urbano e flussi di persone. Per aumentare la sicurezza, sarà introdotto un sistema digitale per segnalazioni in tempo reale e un servizio di illuminazione intelligente, rendendo la movida più ordinata e vivibile”.
La mobilità notturna, secondo Stanasel, va potenziata con trasporto pubblico serale e navette nei fine settimana, collegando centro storico, quartieri e parcheggi, garantendo un rientro sicuro ai giovani e riducendo episodi di guida pericolosa. In parellelo, sempre nel progetto di Stanasel – sarà introdotto un “biglietto unico notturno” per tutte le corse serali, semplificando l’uso dei mezzi e incentivando spostamenti sicuri e sostenibili e saranno lanciate campagne di sensibilizzazione sul consumo responsabile di alcol e sul rispetto degli spazi pubblici, promuovendo una cultura del divertimento sana e rispettosa.
“Infine, – conclude Stanasel – voglio che Prato diventi attrattiva anche di notte, unendo commercio, socialità e turismo. Sono previsti percorsi turistici serali che colleghino storia, tessuto urbano e patrimonio architettonico con locali, eventi, musica, ristorazione e pass turistici serali per incentivare la permanenza in città. Potranno essere utilizzati anche luoghi storici o spazi chiusi come pop‑up o hub temporanei, aumentando sicurezza e attrattività e creando nuovi punti di interesse. Non possiamo lasciare la città spenta, mentre altrove si costruisce un’economia attorno alla notte.
Questo è il mio piano per Prato: avviare un percorso di confronto e collaborazione tra tutte le categorie coinvolte — esercenti, forze dell’ordine, residenti, studenti e associazioni — per rilanciare in modo concreto, sicuro e organizzato la vita notturna. Una visione che restituisca alla città energia, attrattività e equilibrio tra divertimento e qualità della vita”.
Prato merita di tornare una città viva, che non chiude al tramonto ma si accende di energia, opportunità e libertà.”


