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PRATO – Aggressione al Santo Stefano: “Sarà convocato un audit per meglio comprendere le azioni di prevenzione possibili rispetto a simili eventi avversi”.
A comunicarlo è l’Asl Toscana centro, ripercorrendo gli eventi che hanno preceduto la violenza di lunedì 6 gennaio in psichiatria.
“Sabato 4 gennaio – si legge nella nota – gli operatori di un Cas (Centro di accoglienza straordinaria) hanno segnalato la situazione problematica di un giovane di origini gambiane di 21 anni, che aveva avuto fino a quel momento un percorso regolare e senza apparenti problemi di adattamento, per una valutazione clinica. Era stata concordata una prima visita al Centro di salute mentale territoriale per martedì 7 gennaio, salvo la possibilità di accesso al pronto soccorso, in caso di necessità. Di fatto, questa necessità si è presentata ed è stato ritenuto opportuno un ricovero per un’osservazione più approfondita al servizio psichiatrico diagnosi e cura dell’ospedale Santo Stefano di Prato”.
“Il 6 gennaio verso le 3 del mattino il paziente si è scagliato contro il personale curante in maniera improvvisa ed immotivata, procurando contusioni con una prognosi di 7 giorni a 2 infermiere e a una Oss. È stato necessario l’intervento delle guardie giurate e delle forze dell’ordine e di altro personale sanitario – conclude la nota – per gestire il grave episodio di violenza”.