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PRATO – Sarà ricoverato in una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza il ventenne che è accusato di sette aggressioni ai danni di dieci donne occidentali, picchiate o aggredite per motivi presuntamente razziali.
Il giudice per le indagini preliminari di Prato, su richiesta della procura, ha emesso ordinanza di applicazione di misura di sicurezza provvisoria, con ricovero in una Rems nei confronti del giovane.
La collaborazione del coordinatore del Punto unico regionale gestione dei pazienti psichiatrici con misure di sicurezza e di due direttrici di Rems del territorio toscano – ha consentito di individuare un posto in una di queste strutture, nonostante la cronica carenza di disponibilità, e si è quindi provveduto al suo ricovero in un luogo dove il giovane marocchino, pericoloso ma non imputabile per incapacità di intendere e di volere, potrà essere adeguatamente curato.
La pericolosità del soggetto si è dimostrata in plurime aggressioni, poste in essere dall’1 settembre scorso fino all’ultimo episodio del 6 dicembre, nei confronti di dieci donne.
L’1 settembre colpito con un pugno all’occhio sinistro una ragazza, provocandole lesioni personali consistite in “fratture pluriframmentarie scomposte della parete anteriore e mediale del seno mascellare di sinistra con associato emoseno” e in una “frattura scomposta bifocale dell’arco zigomatico di sinistra” e “fratture lievemente scomposte del pavimento e della parete laterale dell’orbita sinistra”, giudicate guaribili in trenta giorni; il 29 settembre ha aggredito all’interno del supermercato Lidl di via della Repubblica una dipendente di Securpol, strattonandola, e una dipendente dell’impresa di pulizie, tirandole i capelli; il 20 ottobre ha aggredito una donna all’interno del supermercato Conad di via Alfieri, colpendola con un pugno dietro la nuca; il 24 novembre ha aggredito fisicamente e verbalmente due donne, in momenti diversi della giornata, procurando a una delle due un trauma alla coscia destra giudicata guaribile in sette giorni, facendola cadere a terra, e indirizzando all’altra, la vice direttrice dell’ufficio postale pratese, espressioni minatorie; il 26 novembre all’interno del supermercato Panorama di via Ferrucci ha colpito con un pugno montante, dal basso verso l’alto, una donna alle costole, procurandole lesioni personali consistite in “contusione della parte toracica”, giudicate guaribili in sette giorni, e, in seguito, altra donna con un pugno dall’alto sulla mano, schiacciandola tra la sua mano e la cassa, procurandole lesioni consistite in “contusioni dorso mano sinistra, giudicate guaribili in tre giorni; il 4 dicembre ha spinto con entrambe le mani una donna, facendola cadere rovinosamente a terra, provocandole lesioni personali consistite nella “frattura del capitello radiale a sinistra”, giudicate guaribili in trenta giorni; il 6 dicembre in serata ha aggredito una donna in piazza delle Carceri con un vetro di bottiglia, colpendola al volto.
Il giudice ha riconosciuto l’aggravante di aver agito per finalità di odio etnico perché tutte donne di nazionalità italiana. Dopo essere stato ricoverato, con provvedimento provvisorio del Gip al Servizio psichiatrico ospedaliero (Spdc dell’ospedale di Prato), si è allontanato dall’ospedale nel corso della stessa giornata. Le ricerche della polizia hanno consentito il suo rintraccio in serata e, ricondotto nel nosocomio pratese, è stato piantonato continuativamente dagli appartenenti alla polizia, ai carabinieri e alla Guardia di finanza sino al momento del suo inserimento nella Rems individuata.


