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PRATO – A valle di un’attività protrattasi per oltre un anno e mezzo giovedì scorso (11 dicembre) nelle vicinanze di via Alfani a Prato un uomo di 47 anni di Pescia, senza fissa dimora, già noto per reati contro il patrimonio, è stato scoperto dopo che con un tombino in ghisa utilizzato per lo scarico delle acque piovane, prelevato dalla carreggiata a mani nude, ha infanto la vetrina del bar pasticceria Vella per poi farvi accesso per rubare della merce all’interno e il registro di cassa.
Lungamente inseguito, è stato arrestato in flagranza di reato. A seguito di giudizio di convalida, li Giudice per le indagini preliminari di Prato, su conforme richiesta della procura, ha applicato nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.
L’arresto è stato eseguito da appartenenti a un equipaggio della squadra volanti della polizia, in servizio di perlustrazione del territorio, i cui componenti sono prontamente intervenuti, dopo essere stato individuato da un operatore di polizia libero dal servizio. L’autore del fatto ha opposto resistenza nei confronti degli operatori, si è dato alla fuga, ma è stato rapidamente raggiunto e messo in sicurezza dagli agenti della volante.
Il soggetto destinatario della misura della custodia cautelare in carcere è risultato coinvolto, secondo le indagini, nell’effettuazione di almeno otto spaccate con tombini in ghisa dal luglio 2024 sino alla data dell’arresto e di ulteriori delitti contro il patrimonio.
In particolare, il 7 marzo 2024, è stato arrestato in flagranza per un furto in appartamento situato in via Bologna, effettuato forzando il portone del condominio; il 30 marzo ha partecipato a un ulteriore furto aggravato in un’abitazione in via Pistoiese, tramite forzatura della porta d’ingresso, e ha utilizzato, in concorso con altri, strumenti di pagamento diversi dal contante, provando a effettuare acquisti tramite carte di credito rubate nell’appartamento; il 2 dicembre dell’anno scorso è stato denunciato per il reato di ricettazione in concorso, in quanto trovato in possesso, insieme a un soggetto di nazionalità marocchina, di due personal computer portatili, uno dei quali asportato in una pizzeria in via Andrea Costa a seguito di furto con spaccata di vetrina, impiegando ancora una volta un tombino in ghisa prelevato dalla sede stradale, l’altro asportato in un negozio di parrucchiera, di via Pasubio, eseguito anche in questo caso mediante spaccata della vetrina.
Il 27 dicembre dell’anno scorso, le risultanze investigative fanno pensare che avesse perpetrato un furto con spaccata per mezzo di un tombino anche in un negozio di fiori di via Pistoiese; il 5 novembre di quest’anno è stato riconosciuto, a seguito di analisi del sistema di videosorveglianza e dell’analisi delle tracce ematiche presenti sulla vetrina dell’esercizio commerciale, oggetto di specifica consulenza tecnica disposta dalla procura, è stato riconosciuto come soggetto coinvolto in un ulteriore furto commesso ai danni dell’esercizio commerciale Il Botteghino di via Cairoli. Il 26 novembre è stato riconosciuto tramite immagini di videosorveglianza quale autore di altra spaccata con tombino in ghisa in un esercizio commerciale di via Venezia; il 29 novembre è stato riconosciuto ancora una volta, tramite immagini di videosorveglianza, quale autore di una spaccata con tombino in ghisa, alla pizzeria in via Ottorino Respighi.
L’11 dicembre la fine della corsa: è stato arrestato dopo una rapina al bar pasticceria di via Alfani, dopo aver infranto il vetro con un tombino sempre in ghisa trovato sul manto stradale da un operatore di polizia fuori dal servizio. Ne è nata una colluttazione, con conseguente contestazione del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Alle attività hanno contribuito gli appartenenti all’arma dei carabinieri e alla polizia impegnati sul territorio, nel quadro di investigazione coordinata dalla procura.


