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PRATO – “Il made in Italy non è solo un marchio: è un patto tra qualità, creatività e rispetto del lavoro. L’ordine del giorno approvato impegna il governo a rafforzare la lotta alle sacche di illegalità e a valutare un disciplinare di produzione che certifichi non solo l’origine del prodotto, ma anche la dignità delle condizioni di lavoro lungo tutta la filiera”. Così il deputato della Lega Andrea Barabotti commenta l’approvazione da parte del governo del suo ordine del giorno alla legge annuale sulla concorrenza, dedicato alla tutela della filiera moda e al contrasto allo sfruttamento lavorativo.
“Le inchieste di questi mesi – prosegue Barabotti – hanno dimostrato che anche dietro marchi di lusso possono nascondersi sfruttamento e dumping sociale. Questo è inaccettabile: danneggia i lavoratori e fa concorrenza sleale alle migliaia di imprese che rispettano le regole”.
“Difendere il made in Italy – prosegie – significa difendere le mani che lo rendono grande. Per questo ringrazio il ministero dell’interno e le forze dell’ordine per il lavoro di contrasto al lavoro nero e alle filiere opache e il ministero delle imprese e del made in Italy che si impegna a qualificare ulteriormente le nostre eccellenze: chi sfrutta non può più nascondersi dietro al marchio italiano”.


