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PRATO – Il 2025 si chiude come un anno complesso per il piccolo commercio pratese, segnato da dinamiche economiche ancora incerte, da un andamento dei consumi disomogeneo e da costi di gestione che continuano a pesare in modo significativo sulle imprese.
Un quadro che trova riscontro anche nelle riflessioni emerse nell’intervista rilasciata oggi da Blasi a La Nazione – Cronaca di Prato, dove viene sottolineata la fase di transizione che la città sta attraversando e la necessità di ricostruire fiducia e prospettive. A tracciare un bilancio e a guardare al futuro è Confesercenti Prato, con il presidente Stefano Bonfanti.
“Il piccolo commercio ha affrontato anche nel corso del 2025 sfide importanti, dalla riduzione della capacità di spesa delle famiglie all’aumento dei costi energetici e degli affitti, fino a una concorrenza sempre più aggressiva – afferma Bonfanti – Come ricordato anche nell’intervista di Blasi, siamo in una fase in cui serve realismo ma anche visione: nonostante le difficoltà, le imprese hanno dimostrato grande tenacia, continuando a investire in qualità, servizio e rapporto con il cliente, elementi che restano il vero valore aggiunto del commercio di prossimità”.
Guardando al 2026, le aspettative sono chiare e vanno nella direzione indicata anche da Blasi, che ha richiamato l’urgenza di rimettere in moto la città: “Ci auguriamo che il nuovo anno possa segnare una fase di maggiore stabilità e fiducia. È fondamentale sostenere i consumi e accompagnare le micro e piccole imprese nei percorsi di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità, senza gravarle di ulteriori oneri burocratici”.
Tra le priorità indicate da Confesercenti Prato c’è anche il tema della città, centrale nell’intervista di Blasi: “Il commercio vive se la città è attrattiva e sicura. Decoro urbano, illuminazione, accessibilità, parcheggi e sicurezza sono fattori decisivi per contrastare la desertificazione commerciale e riportare persone a vivere e frequentare i centri e i quartieri. È un tema che condividiamo pienamente”.
Il rapporto con le istituzioni resta centrale. Il presidente di Confesercenti Prato esprime l’auspicio che il 2026 possa segnare per la città il ritorno a una piena normalità istituzionale, come auspicato anche da Blasi, con l’uscita dal commissariamento e l’insediamento di un’Amministrazione comunale eletta. Un passaggio fondamentale per riaprire un confronto stabile e costruttivo tra il Comune e le rappresentanze economiche del territorio.
Per il commercio pratese è infatti essenziale poter dialogare con un governo cittadino legittimato dal voto, capace di assumere decisioni e definire una visione di medio-lungo periodo. Temi come sicurezza urbana, decoro, accessibilità, mobilità, politiche fiscali locali e programmazione degli eventi richiedono scelte chiare e condivise. Allo stesso tempo, servono interventi concreti su rigenerazione urbana, sostegno ai negozi di prossimità e valorizzazione dei mercati e dei centri commerciali naturali. Confesercenti Prato si dice pronta a fare la propria parte, portando proposte e competenze.
“Il piccolo commercio – conclude Bonfanti – non è solo economia, ma presidio sociale, sicurezza e qualità della vita. Difenderlo e rilanciarlo significa investire nel futuro della nostra città, come emerso anche dal dibattito di questi giorni. Confesercenti continuerà a essere al fianco delle imprese anche nel 2026, con servizi, rappresentanza e proposte concrete”.


