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PRATO – “Preferiamo pensare che Fratelli d’Italia sia un partito disinformato. Non vogliamo pensare che sia mosso dalla volontà di coprire le mancanze del governo nazionale sui controlli sul lavoro, di cui lo Stato centrale ha competenza esclusiva”.
Così Simone Mangani, consigliere comunale e membro della segreteria provinciale del Pd, che afferma: “Non vogliamo pensare che, anziché chiedere (e dare) risposte concrete sull’aumento degli organici della Dtl, dell’Inail e dell’Inps per affiancare i controlli Asl del progetto Lavoro sicuro, Fratelli d’Italia faccia volutamente confusione, chiedendo a gran voce cose che già si fanno, al solo fine di nascondere l’assenza di scelte concrete, tangibili ed utili a coordinare le politiche di prevenzione e contrasto tanto in tema di sicurezza sul lavoro quanto in tema, contiguo ma non sovrapponibile, di sfruttamento lavorativo“.
“Da moltissimi anni – prosegue Mangani – Comune e Regione fanno squadra, anche oltre le proprie competenze, tra mille difficoltà. Il governo – questo governo di centrodestra come e più dei precedenti – si vede molto poco da queste come da altre parti e ancor meno decide e investe. La prevenzione e il contrasto, in tema di lavoro sicuro, hanno bisogno di una presenza costante e corposa, di fondi e personale. Solo con una filiera strettissima Governo-Regione-Territorio si rafforza il nostro tessuto produttivo e si sostengono le imprese virtuose. Il Governo è pronto? Fratelli d’Italia, anche tramite il consigliere Cocci, ce lo faccia sapere”.
“È demotivante – continua l’esponente – il fatto che un partito di governo non sappia che la polizia municipale partecipi già – da anni e con ottima continuità – ai controlli del Piano Lavoro Sicuro e da anni partecipa ai progetti, ormai strutturali, per il recupero dei tributi e delle imposte locali, in collaborazione con Alia e Sori. Che partecipi, la polizia municipale, anche ai controlli interforze. Come la Regione sostiene economicamente gli straordinari dovuti al Piano Lavoro Sicuro, altrettanto può fare il Governo nazionale nel caso in cui il Comune di Prato sia ammesso con continuità ai controlli interforze disposti dall’Ufficio territoriale di Governo”.
“Quanto agli scarti tessili, infine: da mesi, e la stampa lo ha riportato più volte, i nostri agenti sono impegnati in controlli quotidiani e in operazioni importanti che sono arrivate anche a individuare i committenti degli abbandoni e dunque al sequestro delle ditte. È anche questa una battaglia di civiltà, oltre che con pesanti ricadute economiche, che dovrebbe vederci uniti e non per spot” conclude Mangani.