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PRATO – Impianti sportivi restituiti alla città e ai gestori dopo i lavori di riqualificazione.
La sindaca Ilaria Bugetti e l’assessore ai lavori pubblici Marco Sapia hanno fatto visita agli impianti sportivi di Maliseti in via Caduti senza Croce e Otello Fantaccini in via Per Iolo che nei giorni scorsi sono stati riconsegnati alle società sportive concessionarie dopo i lavori di riqualificazione realizzati attraverso i fondi Pnrr.
“Finalmente dopo mesi complessi e di non facile gestione considerati i numerosi cantieri in corso in questo periodo in città siamo arrivati a queste due consegne che le società attendevano e che permetteranno di poter far svolgere al meglio le attività sportive ai loro ragazzi e ragazze – ha affermato la sindaca Ilaria Bugetti -. Cerchiamo di andare più velocemente possibile anche con gli altri cantieri ancora in corso e ringrazio non solo gli uffici ma davvero le società per l’attiva collaborazione sempre dimostrata”.
All’impianto sportivo Maliseti, l’intervento ha interessato il campo da calcio sussidiario in erba sintetica ed ha previsto, oltre all’installazione di nuove panchine e porte da calcio, la completa sostituzione del manto in erba artificiale esistente con un nuovo manto di ultima generazione in fibre poliolefiniche. L’intervento ha avuto un costo complessivo di oltre 280 mila euro.
Per quanto riguarda invece il campo Fantaccini, i lavori hanno interessato l’impianto di illuminazione del campo da calcio principale. Sono state demolite le torri faro esistenti e sono state posizionate 4 nuove torri dotate di proiettori a Led ad alta efficienza che, in conformità alla normativa Coni, offrono un illuminamento medio pari a 200 lux e consentono di migliorare enormemente la qualità della luce riducendo potenza e consumi. L’intervento ha avuto un costo complessivo di oltre 265mila euro.
Entrambi gli interventi, in linea con le indicazioni della linea di finanziamento garantita dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, rispettano il principio Do No Significant Harm (Dnsh), il quale prevede che i progetti realizzati non arrechino nessun danno significativo all’ambiente, garantendo la sostenibilità degli interventi e contribuendo quindi a realizzare gli obiettivi del Green Deal dell’Unione Europea.