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PRATO – La Casa del Cinema di Prato salva il Terminale Cinema annunciando l’acquisto degli storici locali. Un atto di grande valore che non solo scongiura il rischio di sfratto, ma riporta alla città un pezzo fondamentale della sua storia culturale.
La sede del Terminale Cinema affonda le radici in un passato lontano, risalente al secondo dopoguerra, quando il Circolo Rossi, originariamente destinato a balere e feste popolari, è diventato un luogo di aggregazione e cultura. Negli anni ’70, la vecchia balera si trasforma in uno spazio di rigenerazione urbana grazie al Gruppoaperto, un’iniziativa che avvia il percorso verso la creazione di un cinema d’essai, che nel 1984 diventa il Terminale Cinema. Da allora, questo luogo ha resistito alle sfide del tempo, passando attraverso la transizione digitale e offrendo alla città una programmazione cinematografica di qualità e spazi culturali di grande valore.
Nel 2011, grazie all’impegno dell’Arci e del territorio, nasce la Casa del Cinema di Prato, una cooperativa sociale senza scopo di lucro che, dal 2021, ha acquisito la forma di impresa sociale. Nel 2025, la Casa del Cinema raggiunge un importante traguardo: l’acquisto dell’immobile che ospita il Terminale Cinema. Non solo si evita il rischio di una chiusura pericolosa per la comunità culturale ma si contrasta anche la tendenza di trasformare luoghi storici in supermercati, una realtà che colpisce troppe sale cinematografiche italiane.
L’impegno per l’acquisto dell’immobile è stato oneroso, ma per garantire la sostenibilità a lungo termine della struttura e per fare i necessari interventi per renderla più green, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. Grazie alla collaborazione con il Fondo per la Microfinanza e il Crowdfunding di Etica Sgr e Banca Etica, questo progetto ambizioso mira a rafforzare la struttura e a renderla ancora più fruibile per la comunità.
La Casa del Cinema di Prato continua, dunque, a fare la sua parte nella promozione della cultura, confermando il suo ruolo di presidio culturale e sociale fondamentale per la città e per il territorio.