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PRATO – La Toscana in Bocca, “l’ultima edizione conferma come l’enogastronomia sia sempre di più una leva per lo sviluppo turistico del territorio, caratterizzandolo con un’identità profonda, che si muove tra tradizione e innovazione”.
Così il direttore di Confcommercio, Tiziano Tempestini, che commenta così il sipario sulla terza edizione della manifestazione, organizzata nell’ambito del cartellone di Eat Prato, la grande rassegna enogastronomica voluta dal Comune per valorizzare le eccellenze della ristorazione locale.
Inserita all’interno del circuito di Vetrina Toscana, l’iniziativa ha consolidato il successo di visitatori conseguito nelle scorse due edizioni, riuscendo ad attrarre grazie ad una formula che incrocia sapori, storie, profumi e identità gastronomiche. Il tutto, all’interno di una location estremamente affascinante, come il Castello dell’Imperatore.
“L’edizione 2025 – dichiara Tempestini – ha confermato la piena maturità dell’evento, che oggi si impone come uno degli appuntamenti di riferimento per il settore. La Toscana in Bocca è un esempio concreto di come la ristorazione di qualità possa dialogare con la promozione culturale, turistica ed economica del territorio, coinvolgendo attivamente operatori locali, istituzioni e pubblico. Un grazie sincero va a tutti i ristoratori, pasticceri, enologi e bartender che, con la loro passione e professionalità, hanno reso questo evento un successo. Sono stati loro i veri protagonisti“.
Se il progetto funziona e cresce è grazie ad una strategia che, fin dall’esordio, ha puntato sulla qualità dell’offerta, sulla valorizzazione delle eccellenze locali e sulla costruzione di reti tra gli attori del comparto. La presenza di alcuni tra i migliori professionisti del settore e l’adozione di modalità organizzative moderne hanno reso l’esperienza ancora più fluida e accessibile, attirando un pubblico eterogeneo, locale e turistico, a conferma dell’interesse crescente verso l’identità culinaria pratese.
Fondamentale, in tutto questo, il rapporto sinergico con Eat Prato, appuntamento che ha saputo integrare percorsi tematici, eventi culturali e manifestazioni popolari in un calendario unitario, capace di raccontare il territorio in chiave contemporanea.
“La collaborazione con Eat Prato – prosegue Tempestini – è uno dei punti di forza della manifestazione: ci consente di amplificare il valore di quanto accade durante La Toscana in Bocca, facendolo vivere come parte attiva di un sistema turistico ed economico integrato, dove la ristorazione diventa ambasciatrice del territorio”.
La manifestazione ha valorizzato sapientemente piatti tipici e rivisitazioni creative, accompagnandoli a dolci raffinati, ai cocktail ed ai grandi vini di Carmignano e Montemurlo. Un’offerta che racconta il territorio con autenticità, favorendo la permanenza, la curiosità e il passaparola positivo.
“Con La Toscana in Bocca – conclude Tempestini – promuoviamo un modello per cui la ristorazione di qualità è anche cultura d’impresa, capacità di fare rete, sviluppo sostenibile. Per Confcommercio, eventi come questo sono fondamentali per rafforzare l’attrattività della città in ottica turistica, per sostenere il settore e per accompagnare un comparto in continua evoluzione. È una sfida che intendiamo portare avanti con determinazione e visione”.
“Con Eat Prato – è il commento dell’assessora Chiara Bartalini – si apre la stagione gioiosa del percorso enogastronomico che racconta i prodotti tipici locali nelle cornici esclusive del territorio. La terza edizione de La Toscana in Bocca – Alla Corte dell’Imperatore, che ha dato il via al ricco calendario di itinerari tematici di Eat Prato 2025, si è tenuta all’insegna delle eccellenze enogastronomiche del territorio in un luogo affascinante e unico come il Castello dell’Imperatore. Anche quest’anno l’appuntamento ha fatto registrare una grande affluenza di partecipanti. Tanta professionalità e organizzazione hanno reso l’evento riuscitissimo e fatto sì che i partecipanti potessero entrare in contatto con l’enogastronomia locale e tradizionale in una chiave di lettura che guarda al futuro. Tutto questo racconta molto di Prato, una città attenta alle tradizioni ma che ogni volta si reinventa guardando al futuro con innovazione e forza”.