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PRATO – Approfondimenti storici, rassegne di cinema, letture e presentazione di libri, mostre e spettacoli teatrali, fumetti e satira, musica e anche sport: una rassegna di appuntamenti, lunga un anno, per celebrare il valore della memoria e gli 80 anni della Liberazione dell’Italia.
Il 2025 è infatti l’anno dell’80esimo anniversario della Liberazione e l’Anpi Prato, insieme al Comune di Prato e al Museo della Deportazione e Resistenza, sta costruendo un percorso, presentato il 17 gennaio al Museo della Deportazione di Prato, che abbraccia molteplici linguaggi e collaborazioni per coinvolgere la cittadinanza e onorare la memoria di uno degli eventi storici più importanti della nostra storia recente.
“L’anniversario ci fornisce l’occasione per sottolineare il valore – storico, sociale e umano – di questa pagina di storia e dell’importanza che riveste la sua eredità per il nostro paese – sottolinea la presidente provinciale Anpi di Prato Angela Riviello – Con il trascorrere degli anni e lo scomparire dei testimoni è ancora più necessario lavorare tutti insieme per trasmetterla alle nuove generazioni. Il nostro intento è quindi proprio quello di coinvolgere i giovani, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Saranno sempre gli invitati speciali di ogni iniziativa”.
“Non dobbiamo mai essere sazi di conoscere in profondità cosa è accaduto 80 anni fa, la storia della liberazione del Paese e della città dalle truppe nazifasciste e il sacrificio che tanti ragazzi hanno compiuto in nome di un bene superiore, la nostra democrazia – sottolinea la sindaca di Prato Ilaria Bugetti – Non è, e non sarà mai abbastanza. Ecco perché ritengo davvero importante questa rassegna di appuntamenti che ci accompagnerà per tutto l’anno”.
“La fondazione prosegue la sua collaborazione sul territorio pratese con tutte le realtà che sono impegnate nella costruzione di una cultura democratica e antifascista – conclude il presidente della Fondazione Museo della Deportazione Massimo Chiarugi – Questo cartellone di iniziative è il segno evidente che c’è un impegno comune che passa attraverso la conoscenza; ogni realtà lo fa attraverso gli strumenti che sente più appropriati, la fondazione ha perciò deciso di offrire una riflessione sui libri di testo per le scuole che possono diventare essenziali per costruire opinione pubblica in senso democratico”.
Dalla Liberazione, alla nascita della Repubblica, al valore della Costituzione antifascista il dovere della memoria è anche strumento culturale che, attraverso le parole e il racconto, trasforma la memoria individuale in memoria collettiva e culturale, che deve diventare orgoglio di ogni cittadino del nostro paese. Proprio per questo la collaborazione fra un ampio ventaglio di partner e l’utilizzo di strumenti di comunicazione diversi è alla base del programma patrocinato dal Comune di Prato e costruito da Anpi Prato insieme al Museo della Deportazione e Resistenza, a Cgil, Arci, cinema Terminale, biblioteca Lazzerini, associazione La Nara, FareArte, circolo I Risorti. Tanti altri soggetti hanno raccolto l’invito e stanno già lavorando per realizzare le loro proposte, fra questi Il Museo Pecci, la Camera del Lavoro di Prato, Arci provinciale, la Diocesi di Prato, Libera, Legambiente, Spi Cgil, associazione Il Castello, associazione Libertà e Giustizia e altre piccole e grandi realtà si stanno aggiungendo.
Al programma complessivo si sta lavorando proprio in questi mesi, per esempio, alla presenza di Adelmo Cervi ad un incontro con i ragazzi delle scuole e poi con i cittadini. Adelmo è figlio di Aldo, uno dei sette fratelli Cervi fucilati dai fascisti al poligono di tiro di Reggio Emilia il 28 dicembre del 1943. Il nonno Alcide, la cui figura entusiasmò Italo Calvino ha pubblicato nel 1955 I miei sette figli, un classico della Resistenza. Intanto sono già definiti i primi appuntamenti.
Apre infatti la rassegna il Cinema Terminale che mercoledì 19 febbraio alle 18 proietta uno dei capolavori del cinema neorealista italiano Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, con l’indimenticabile Anna Magnani e Aldo Fabrizi.
Domenica 23 febbraio alle 15 FareArte Prato organizza la Passeggiata urbana a Figline, e l’8 marzo si replica accendendo i riflettori su Il ruolo delle donne nella Resistenza. Domenica 9 marzo alle 15.30 un’altra passeggiata, stavolta organizzata dal circolo I Risorti su La Resistenza a Prato. Le sue fabbriche, gli scioperi. Mercoledì 19 marzo alle 18 al cinema Terminale la proiezione del film Tutto quello che vuoi (2017) di Francesco Bruni. Un giovane scapestrato e un anziano poeta alla ricerca della ricchezza del cuore per le strade di Roma. Giovedì 20 marzo alle 18 alla biblioteca Lazzerini la presentazione del libro Gli uomini pesce con l’autore Wu Ming e sabato 22 marzo sempre alla Lazzerini è fissata l’inaugurazione della mostra e la conferenza del Premio Prato di Jella Lepman. Domenica 23 marzo alle 15.30 il circolo I Risorti organizza la passeggiata La Resistenza a Prato su Galceti. Sabato 29 marzo alla Biblioteca Lazzerini Rosario Esposito La Rossa presenta il suo libro La Costituzione spiegata ai fascisti. L’autore è nato e cresciuto a Scampia dove ha aperto una libreria trasformandola in una casa pronta ad accogliere i ragazzi e le ragazze del quartiere, tra corsi di teatro e di tipografia.