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PRATO – È stato approvato dalla giunta comunale l’intervento che attraverso la cessione di una strada già realizzata al Macrolotto 2, che collega via Berlinguer e via delle Fonti/via Sabadell, permetterà la realizzazione di un supermercato in via Firenze a La Querce, più un parcheggio pubblico, un giardino attrezzato e alberato, il collegamento ciclabile della frazione, la previsione di una piazza e di un centro civico in via Bresci e la ridefinizione del perimetro dell’area scolastica della primaria Pizzidimonte con la possibilità di realizzare un nuovo ingresso.
La proposta di variante risponderebbe quindi in buona parte alle esigenze espresse dagli abitanti de La Querce e La Macine nel processo partecipativo promosso due anni fa dal Comune: in quell’occasione i residenti avevano indicato la necessità di uno spazio commerciale raggiungibile a piedi, dato che la zona ne è rimasta sprovvista dopo la chiusura del punto vendita Pam alcuni anni fa, e di maggiori spazi pubblici e di incontro.
In pratica la proposta di variante prospetta la realizzazione e cessione di un tratto di strada tra via Berlinguer e via delle Fonti/via Sabadell al Macrolotto 2, compensata nei diritti edificatori con la possibilità di costruire un edificio commerciale tra via Firenze e via Bresci, ora destinata a servizi collettivi e verde pubblico. Il cambio di destinazione urbanistica del lotto in via Firenze determinerebbe la realizzazione di uno spazio verde e di un parcheggio in via Molino dei Ginori e via Pasquino di Matteo a sud della ferrovia per recuperare gli standard urbanistici, oltre a prevedere il centro civico accanto alla chiesa e l’ampliamento del giardino della scuola primaria Pizzidimonte.
L’atto approderà adesso in consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
Contraria la Federazione di Prato di Rifondazione Comunista: “Il nostro partito resta convinto, come lo eravamo durante la campagna elettorale della nostra candidata a sindaca Paola Battaglieri, che il suolo e il verde con gli alberi soprattutto che andrebbero curati nel tempo per non tagliarli ogni volta che ci ritroviamo con una previsione meteo sfavorevole, debbano avere un grado di protezione superiore a quello attuale, soprattutto in un città come Prato condizionata dallo spazio territoriale e dall’alta intensità abitativa. Siamo alle solite, rispetto a certi concetti di cui qualcuno si riempie la bocca senza poi essere conseguente. La condizione della frazione de La Querce con il nuovo supermercato e quel consumo di suolo necessario fa parte della visione o meglio sarebbe dire della non – visione che hanno avuto e che hanno i nostri amministratori comunali da più di dieci anni”.
“Noi pensiamo sia obbligatorio d’ora in poi curare in modo diverso certi spazi e non subordinarli sempre e comunque a esigenze di servizi soprattutto quando tendono a ingolfare zone ristette e con viabilità molto sostenuta. Siamo pertanto accanto ai comitati dei cittadini rispetto a un utilizzo del suolo che non va verso condizioni adatte alla vita delle frazioni, ma con l’idea di una continua servitù rispetto alle esigenze puramente commerciali. Più prati e meno supermercati potrebbe essere la parola d’ordine da utilizzare contro questa operazione che mette in rilievo una politica con poche idee ma confuse, soprattutto sul verde”.