fbpx
12.6 C
Prato
venerdì 11 Aprile 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

Sfruttamento del lavoro in tre aziende tessili, in manette due imprenditori

Tre le aziende nel mirino: trovati alle dipendenze 23 lavoratori irregolari e senza permesso di soggiorno in condizioni igienico sanitarie precarie

PRATO – Nuove attività di perquisizione, ispezione e sequestro a Prato nei confronti di tre aziende gestite da imprenditori cinesi.

Nel mirino sono finite Confezione Yu Feng di Li Yu Feng, azienda di produzione di capi di abbigliamento con macchine cucitrici; Confezione Shunan di Jia Shendi, azienda confezionamento di abbigliamento e Confezione Rosa di Ye Hualiu, che si occupa di abbigliamento esterno.

L’attività ha permesso di individuare una condizione di sfruttamento lavorativo nei confronti di 23 lavoratori, impiegati nelle tre imprese, risultati privi di permesso di soggiorno, in larga misura di nazionalità cinese e, in parte, di nazionalità pakistana. La condizione di sfruttamento è consistita in dodici ore di lavoro (e in alcuni momenti anche superiore), sette giorni su sette lavorativi, con retribuzione a cottimo non congrua sottosoglia minima legale (normalmente in contanti salvo che per alcuni regolari ai quali veniva corrisposta una piccola parte con bonifico e parte più consistente in contanti) e condizioni di alloggio e igienico sanitarie precarie, con lavoratori indotti a dormire in alloggi procurati dal datore di lavoro.

All’interno della Confezione Yu Feng di Li Yu Feng è stato individuato, fra gli altri, un lavoratore, il quale, pur avendo fornito false generalità, è stato identificato in un soggetto condannato alla pena definitiva di tre anni e mesi sei di reclusione e, perciò, destinatario di un ordine di esecuzione per il delitto di tentativo di estorsione aggravata in concorso, posta in essere nela sede della società Lisa srl, attività di confezione pronto moda, a Prato in via Toscana 67/B, l’1 e il 2 ottobre 2013. In quell’occasione aveva preteso – assieme ad altre quattro persone, utilizzando violenza e minaccia, a calci, pugni e schiaffi – il versamento di 20mila euro da parte del titolare dell’impresa. L’uomo è ora detenuto nel carcere di Prato. È anche destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Firenze nell’ambito del procedimento penale, per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata e altri reati. 

Un ruolo significativo nell’acquisizione delle prove, che hanno consentito
di procedere nei confronti delle tre imprese oggetto dell’indagine, è stato svolto da alcuni lavoratori che hanno assunto un atteggiamento di collaborazione con l’autorità giudiziaria, che hanno intrapreso una proficua collaborazione con la giustizia, così come dai quaderni manoscritti contenenti le indicazioni della merce prodotta dalle maestranze.

Sono stati arrestati, nell’ambito dell’operazione, due imprenditori in flagranza del reato e si procede per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, impiego di manodopera clandestina e favoreggiamento della loro permanenza sul territorio nazionale. Le investigazioni si sono nutrite dell’apporto degli appartenenti al Dipartimento della prevenzione dell’Asl Toscana Centro, del Gruppo della Guardia di Finanza di Prato, dei Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Prato e dal Comando dei carabinieri per la tutela del lavoro.

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Prato
cielo sereno
12.6 ° C
13.6 °
11.4 °
79 %
1.5kmh
0 %
Ven
21 °
Sab
19 °
Dom
17 °
Lun
14 °
Mar
13 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS

×
Citycomm