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PRATO – Capire i problemi adolescenziali, favorire il dialogo dei ragazzi con familiari e società circostante e aiutarli a raggiungere gli obiettivi personali. È iniziato il laboratorio gratuito di coaching dedicato a ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori alla palestra Kai Muay di viale Marconi a Prato, con la supervisione della pugile e mental coach Emily Wahby. Il corso di coaching è dedicato a ragazzi ed atleti del settore giovanile della scuola di sport da combattimento di muay thai, kickboxing e K1 Rules.
Il coaching è una metodologia di sviluppo personale nella quale un allenatore supporta l’allievo nel raggiungimento di uno specifico obiettivo personale. Nel caso specifico l’intento del Kai Muay e di Wahby è stato quello di conoscere a fondo i problemi degli adolescenti, stimolandoli a superare le difficoltà. Un percorso che adesso si svilupperà anche all’interno delle scuole superiori pratesi in accordo con professori e dirigenti scolastici.
“Abbiamo parlato di autenticità, autostima, sicurezza e disciplina, cercando le strategie più idonee per riuscire a raggiungere gli obiettivi sia personali che sportivi – spiega Wahby – Alcuni di loro, infatti, puntano alla qualificazione ai campionati italiani. La prima parte fondamentale è quella dell’ascolto. Poi cerchiamo di capire a cosa rinunciare per centrare i propri obiettivi. Adesso faremo altri incontri di gruppo fra fine anno e inizio 2025, oltre a mettermi a disposizione per sessioni singolari gratuite di coaching”.
Come detto, di pari passo all’attività in palestra, c’è poi quella nelle scuole. “Vogliamo collaborare con le classi in difficoltà – prosegue – I professori mi raccontano che ci sono tanti problemi, che i ragazzi non rispondono agli stimoli. Quindi è chiaro come servano differenti modalità di comunicazione per aiutarli a sbloccarsi e per semplificare anche le modalità di apprendimento scolastico. Il nostro obiettivo è quello di toccare l’emotività dei ragazzi, capirli, facilitare la loro capacità di esternare le emozioni, promuovere l’interazione, far sì che esprimano le loro paure e che poi le superino. Altro tema centrale sono le difficoltà di comunicazione con gli adulti: qui il percorso è molto articolato. Alla fine del cammino però dovrebbero riuscire a raccontare meglio i loro talenti e la loro capacità di esprimersi”.
Infine il cammino nelle scuole medie. “Qui i temi sono differenti – conclude Wahby – Si parla di bullismo, sensibilità vissuta come se fosse un difetto, ansia. Insomma, ci sono tanti ragazzi che si tengono tutto dentro. E noi proviamo a farli aprire e a raccontarsi”.
Per informazioni sul corso di coaching per ragazzi scrivere a emiwahby@gmail.com.