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Dragons Prato, ancora una vittoria con Pino Firenze

Prova di carattare per il quintetto di coach Marco Pinelli, che non riesce a ribaltare la differenza canestri rispetto all'andata ma è saldo al secondo posto

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Dragons Prato – Pino Firenze 69-65

DRAGONS PRATO: Manfredini 10, Marini 2, Iardella 11, Magni 12, Staino, Berni 2, Smecca 2, Salvadori 13, Torrini, Pacini 10, Settesoldi, Bruni 7.
PINO FIRENZE: Minnucci 9, Santin 12, Marotta 10, Salvetti, Raggini, Balestra, Forzieri ne, Carlotti 8, Dionisi 8, Calamassi, Pacini 5, Lonati 13.
ARBITRI: Daniele Collet di Castelnuovo Berardenga e Giulio Borchi di Pontedera

PRATO – È il remake della finale di coppa Toscana giocata la notte dell’Epifania. Prato ospita Pino Firenze (con Forzieri acciaccato) che all’andata vinse 73-68, sconfitto poi nella finale del Trofeo Piperno dai rossoblù.

Punteggio alto nei primi minuti, con Bruni che sigla 5 punti consecutivi fra il 5′ e il 6′ (17-12), imitato però da Marotta che accorcia subito con un tiro da tre. Fiorentini che vanno avanti sul 20-24 a 90″ dalla prima sirena. Il primo quarto termina 24-24. Il ritorno in campo è tutto gigliato: parziale di 9-0 e Dragons sotto per quasi tutto il quarto (26-35 al 16′). Dopo molti errori in attacco, i rossoblù riescono ad accorciare (33-35 al 18’15”). All’intervallo lungo, Pino avanti di uno con percentuali notevolmente ridotte da ambo le parti (34-35). Al rientro in campo, Firenze torna avanti (36-46 dopo 24′). Un antisportivo ridà ossigeno ai lanieri che con Magni accorciano (44-48 al 27′). Si continua però a sbagliare molto e sulla terza sirena Manfredini da distanza siderale mette a segno sulla sirena il 48-49 con cui si va dai rispettivi coach. Si riprende e Magni mette la freccia (50-49). Il canestro di Salvadori al 34′ porta i Dragons sul 58-53. L’inerzia è tutta pratese a questo punto. Iardella da tre piazza il 62-55 che costringe Firenze a rientrare in panchina per un time-out. I gigliati ci provano con il pressing a tutto campo ma i Dragons restano freddi e serrano a doppia mandata la via del proprio canestro, chiudendo sul risultato finale di 69-65 con i liberi di Pippo Magni che non bastano a ribaltare il -5 dell’andata ma per come si era messa ad un certo punto la partita va benissimo così.

Montevarchi rimane capolista a punteggio pieno dopo il successo esterno 86-59 a Sansepolcro. Dragons a sei punti di distanza, come sei sono i punti di vantaggio sulla terza in classifica. Domenica 17 febbraio altra gara casalinga contro Agliana alle Toscanini.

Partita difficile doveva essere e partita difficile è stata. Nel dopo gara, lo conferma anche Alberto Smecca: Complimenti a loro, sono stati intensissimi, ci hanno fatto patire le pene dell’inferno. Noi siamo stati bravi a non disunirci, anche quando eravamo sotto a livello fisico. Ci siamo ricompattati in difesa, limitando loro in attacco. Nei momenti finali abbiamo letto bene il gioco, ad allargare il campo, pescando i lunghi nostri sotto canestro per sfruttare i loro vantaggi a livello di spazio. La mancanza di Forzieri per Pino Firenze? Sono come noi, ci somgliano: hanno un gruppo unito che conosce come fare per sopperire alle assenze, anche importanti. Noi lo ripeto, siamo stati un capellino più bravi a sfruttare qualche vantaggio in più che ci è capitato durante la partita”.

Così coach Marco Pinelli: “Speravo nel ribaltamento della differenza canestri rispetto al -5 dell’andata – esordisce il tecnico pratese, stimolato su questo argomento, poi analizza la gara – gli obiettivi sono sempre importanti e vanno costruiti su misura, anche quando la partita ormai è a tuo favore ma la puoi impreziosire con un ulteriore valore aggiunto”. Poi Pinelli passa a parlare di come si sono sviluppati i momenti decisivi della serata: “Siamo stati solidi nei loro momenti migliori, quando Pino ha piazzato un paio di break importanti. Abbiamo continuato a fare le nostre cose, abbiamo preso le misure e credo che la qualità difensiva del secondo tempo ha fatto la differenza visti i soli 14 punti subiti nel terzo quarto. Decisiva anche la tripla di Manfredini al minuto 30 che ci ha dato la convinzione che potevamo vincere questa partita sporca, brutta e cattiva. Ho visto i ragazzi che si sono incoraggiati, abbiamo giocato con 10 giocatori con varie rotazioni e lo spirito che ho registrato è stato bello. Sono contento di averla vinta non con le percentuali, che sono percentuali non da bellezza ma in questo momento della stagione per le belle cose possiamo andare al Politeama, al Metastasio o all’Art Hotel. Questa era importante portarla a casa così e scavare un solco sulla terza in classifica”.

© Riproduzione riservata

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