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Dragons Prato – San Vincenzo 70-78 (20-21, 48-38, 55-59)
DRAGONS: Manfredini 6, Marini 8, Iardella 15, Magni 11, Staino 3, Berni 12, Rosati, Smecca 6, Paloscia, Salvadori 6, Torrini, Pacini 3. Coach: Banchelli.
SAN VINCENZO: Bongini 1, Guerrieri, Ricci, Bazzano, Bruno Ceriglio 12, Giovani 11, Bertini 8, Pagni, Mezzacapo, Bianchi 11, Ferraresi 12, Zanassi 23. Coach: Baroni
ARBITRI: Andrea Cavallo di Siena e Samuele Fambrini di Lucca.
NOTE: Espulso Pacini al 10’59”, uscito per falli Magni al 39’40”.
È un Edo Banchelli amareggiato a fine partita, che non cerca scuse: “Mi assumo tutte le responsabilità – ha detto in sala stampa – perché non sono stato bravo a gestire la squadra e le rotazioni nel momento di difficoltà del terzo quarto. Abbiamo subito la loro fisicità e ci siamo affidati troppo alle individualità, costruendo tanti tiri dalla bassa percentuale e abbiamo mosso poco la palla. Non ho fatto capire che dovevamo fare altro in quella fase”.
Decisivo anche l’episodio dell’espulsione di Tommaso Pacini: “Gli arbitri hanno applicato il regolamento alla mano sul contropiede di Manfredini che ha sbattuto la testa su un contropiede, dopo essere stato colpito, dalla panchina è entrato in campo Pacini. Mi aspettavo un po’ di buon senso. In una finale mi pare troppo pesante questa decisione, bastava un fallo tecnico. Tommaso ha sbagliato, non intervengo sulla valutazione inerente il contatto su Manfredini ma sull’episodio dell’espulsione mi pare tutto troppo pesante in una finale“.
Hanno inciso anche i falli, tanti quelli fischiati ai rossoblù: “Sui falli che ci hanno caricato non parlo degli arbitri, sono decisioni di gioco. Quella su Pacini invece era di buon senso. Mi limito a dire che San Vincenzo ha fatto una difesa fisica ed intensa per tutta la gara, non sempre è andato in bonus, noi invece sempre e forse troppo presto. E il motivo è da attribuire al fatto che il nostro gioco non è stato frutto di grande lucidità. C’è troppa cultura a pensare a chi arbitra, meglio pensare a giocare e a fare del nostro meglio. Siamo spalle al muro adesso, come quando andammo a Firenze contro Pino. Solo che San Vincenzo è molto più attrezzata”.