Trasferta dura per il Prato a Piacenza. Mister Ridolfi chiede più cattiveria

PRATO – Trasferta difficile il 13 ottobre per il Prato contro il Piacenza, una delle favorite per la vittoria finale del campionato. 

A presentare il match, che arriva dopo due sconfitte consecutive, è mister Maurizio Ridolfi. Sull’altro fronte c’è stato il cambio dell’allenatore: Maurizio Parlato guiderà gli emiliani al Garilli.

“Siamo arrabbiati – dice Ridolfi – perché sono state due sconfitte evitabilissime contro due squadre con cui si potevano fare benissimo punti. C’è stata subito la voglia di reagire per prepararsi al meglio e c’è la voglia di fare una partita importante, sia per noi sia per loro che hanno cambiato allenatore. Però bisogna affrontarla in un modo diverso dalle ultime due partite. In un modo o in un altro dobbiamo fare un risultato importante”. 

In infermeria c’è il solo Matteucci: “Noi – spiega Ridolfi – dobbiamo evitare di avere paura, in queste due partite forse c’è stata anche un po’ di quella. Noi dobbiamo essere propositivi e non bisogna avere paura di nessuno. Quanto agli avversari abbiamo analizzato la squadra.  Mister Parlato è possibile che possa giocare con il modulo preferito 4-3-1-2, ma bisogna vedere anche com’è la  lorosituazione infortunati. Comunque un modulo vale l’altro, perché in campo vanno undici contro undici. A me domenica scorsa la squadra non è sembrata così imbarazzante, come sento dire in giro. Siamo arrivati negli ultimi venti metri, a parte l’occasione clamorosa di Limberti, con facilità. Bisogna essere più determinati e più incisivi sotto porta e trovare le soluzioni giuste per far male”.

“Dobbiamo mettere in condizione – conclude – gli attaccanti di realizzare e creare occasioni. In settimana lo facciamo, durante gli allenamenti e nelle sedute tattiche, la domenica non è facile ma se l’altra settimana, per esempio, fossimo passati in vantaggio avremmo parlato di un’altra partita. Voglio un approccio diverso e un approccio più cattivo, di squadra che ha bisogno di punti e vuole uscire da una situazione che non meritiamo“.