PRATO – Il Centro Sportivo Italiano di Prato ha ricordato gli 80 anni dalla nascita dell’ente sportivo con una serata celebrativa dove sono stati ricordati i presidenti e dirigenti che si sono succeduti in questi anni.
La serata si è tenuta presso la Badia di Vaiano dove ha portato il suo saluto anche il vescovo di Prato mons. Giovanni Nerbini.
Dopo l’introduzione del parroco di Vaiano e consulente ecclesiasistico don Waldemaro Kowalczuk, il presidente Vinicio Pagli ha ripercorso la storia del Csi pratese dal primo presidente Piero Becherucci poi Francesco Prisco, Luciano Pecchioli, Nemesio Marchesini, che ha inviato una lettera di saluto e Daniele Paoletti, presente alla serata, che ha ricordato gli anni d’oro dove il Csi svolgeva attività di calcio giovanile, amatoriale, podismo e altre discipline.
Presente anche Urano Corsi che da giovanissimo è stato il primo segretario del Csi pratese nella prima sede che era in una stanza in via del Gelsomino con il ricordo di un campionato di pallamano con otto squadre tra le scuole cittadine. Dario Carabellese è stata una colonna portante per la crescita e lo sviluppo del nuoto insieme al compianto Alessandro Castagnoli. Giacomo Simeone ha contribuito alla crescita del settore arbitrale di calcio e calcetto. Sono stati ricordati altri personaggi deceduti come Luigi Biancalani, Paolo Diani, Sergio Faggi, Ilario Stefanelli e Francesco Delle Cave.
L’ex presidente regionale Pierpaolo Barni ha inviato una lettera di saluti, Roberto Pini personaggio legato al Csi che conduceva una trasmissione sull’attività del Csi Prato, Roberto Marata, Giovanni Becherucci e Filippo Cassarà. Un ricordo particolare anche per don Alberto Maggini, per tantissimi anni consulente ecclesiastico e grande amante dello sport e il suo successore don Rodolfo Melani. Dopo una visita guidata del museo della Badia di Vaiano la chiusura della serata conviviale con lo scambio di Auguri per le Festività. Il Centro Sportivo Italiano di Prato ha 56 società affiliate e circa 10.500 tesserati.


