PRATO – Addio al vescovo emerito Gastone Simoni.
Prato piange il suo Pastore tanto amato, vescovo dal 1992 al 2012, consacrato da Giovanni Paolo II.
Monsignor Gastone Simoni, 85 anni, è morto domenica sera 28 agosto alle 20.20 nella casa di cura di Villa Torrigiani a Fiesole, dove si trovava dopo il ricovero a Careggi, colpito da ictus a metà agosto. Dopo un precedente ictus da cui si era ripreso. Era nato il 7 aprile 1937 a Castelfranco di Sopra, Arezzo, ordinato sacerdote nel 1960 nella Diocesi di Fiesole.
La salma di monsignor Gastone Simoni è esposta a partire dalle ore 17 di oggi lunedì 29 agosto nella cattedrale di Fiesole, Diocesi di cui era originario ed è stato vicario generale. Alle 21 ci sarà una veglia di preghiera.
Domani, martedì 30 agosto, la cattedrale di Fiesole è aperta dalle ore 8. Nel pomeriggio di domani martedì 30 agosto alle ore 15 solenne Messa di suffragio presieduta dal vescovo di Fiesole monsignor Stefano Manetti e concelebrata dal vescovo di Prato monsignor Giovanni Nerbini insieme ai vescovi di origine fiesolana.
Il Comune di Prato sarà presente col Gonfalone e con l’assessore Benedetta Squittieri.
Alle 17.30 di martedì 30 agosto la salma di monsignor Simoni arriva a Prato per sostare nella chiesa di San Domenico per essere esposta alla preghiera dei fedeli. Sarà accolta dal sindaco Matteo Biffoni.
Alle 21 recita del rosario presieduto dal vescovo Giovanni Nerbini.
La chiesa sarà aperta fino a mezzanotte.
I funerali si terranno mercoledì 31 agosto alle 10.30 nella cattedrale di Prato, dove la salma di monsignor Gastone Simoni verrà trasferita dalle ore 7 della mattina.
A dare l’annuncio della scomparsa del vescovo emerito Gastone Simoni è stata la Diocesi di Prato guidata dal vescovo Giovanni Nerbini: “Sentiamo il dolore di una grave perdita, ma siamo grati al Signore per averci donato un grande Pastore che ha segnato la storia ecclesiale e civile di Prato”.
“Gastone Simoni è stata una figura amata e popolarissima di Pastore, stimata trasversalmente dai pratesi, credenti e non, come punto di riferimento morale autorevole in due decenni cruciali di profondi cambiamenti sociali. Per questo impegno, il Comune di Prato, al termine del suo mandato episcopale, volle insignirlo della cittadinanza onoraria, un riconoscimento concesso, nella storia della città, a pochissimi personaggi.
Instancabile tessitore di relazioni sociali e di iniziative di inclusione e di carità – il ‘bene comune‘ è stato il faro costante del suo episcopato – è stato una figura molto conosciuta a livello regionale e anche nazionale per il suo spessore spirituale e la sua statura culturale: è stato considerato uno dei massimi esperti della Dottrina Sociale della Chiesa in Italia e, per il suo lungo impegno di animazione e di accompagnamento morale dei cattolici impegnati in politica – fondò la rivista e il movimento ‘Supplemento d’anima – un apostolo del cattolicesimo sociale’.
Unire la parola – a cominciare da quella della Sacra Scrittura – al pane spezzato: è stata questa la cifra del suo ministero di prete e di Vescovo. Coscienza, spesso critica, della comunità pratese, la sua voce si è levata chiara per la difesa della vita come del lavoro, degli immigrati e contro lo sfruttamento, per i poveri e a favore degli imprenditori¬ che investono e creano occupazione”.
“Una grande figura della Chiesa italiana”, lo definisce il cardinale Gualtiero Bassetti, fiorentino, già presidente Cei e amico di Gastone Simoni.
Il sindaco di Prato Matteo Biffoni: “Sia durante il suo episcopato che dopo, quando ha lasciato per sopraggiunti limiti d’età, ha dimostrato grande attaccamento a Prato e ai pratesi, impegnandosi in prima persona per i lavoratori, i più poveri e le famiglie in difficoltà, sempre al fianco delle istituzioni locali. Un’altra grave perdita per la città in questi ultimi giorni dopo la morte del professor Maurizio Fioravanti e del vicesindaco Luigi Biancalani”. Il sindaco Matteo Biffoni, la Giunta e il Consiglio comunale esprimono il proprio cordoglio alla famiglia e alla Diocesi di Prato: “Perdiamo un grande amico, una persona buona e generosa che ha sempre operato per il bene del nostro territorio, intessendo una proficua collaborazione con le istituzioni locali e le associazioni di volontariato”.
Il cordoglio di Antonio Mazzeo, a nome del Consiglio regionale della Toscana di cui è presidente: Mazzeo ha inviato un messaggio di vicinanza ai familiari, alla Chiesa toscana e a quella pratese, e alla città di Prato, “dove Simoni, in anni di profondi cambiamenti sociali legati alla grande ondata di immigrazione, diventò figura amata per il suo impegno a favore dei più deboli e dell’inclusione, tanto che alla fine del suo mandato pastorale il Comune gli concesse la cittadinanza onoraria”.
ll cordoglio di Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: “La parola pastore racconta il senso più vero dell’esperienza ecclesiale di monsignor Gastone Simoni, vescovo emerito di Prato. Simoni è stato il rappresentante di una Chiesa sempre vicina ai bisogni della sua comunità, dove mai era decisivo l’essere credenti o no e questo ne ha fatto un punto di riferimento solidissimo per società civile e istituzioni”.
Il presidente Giani conclude il suo ricordo esprimendo il cordoglio suo e dell’intera Giunta regionale ai familiari e alla città di Prato.