PRATO – Prostituzione e spaccio, sgominata rete internazionale con vertice a Prato.
Un’organizzazione criminale internazionale gestita da 47 cittadini cinesi, filippini e italiani è stata smantellata dai Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, con la collaborazione dei Comandi Provinciali dei Carabinieri di Roma e Prato.
Organizzazione internazionale di sfruttamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti, metanfetamina, con vertice a Prato.
Operazione dei Carabinieri partita all’alba di venerdì 24 marzo con applicazione di misure cautelari nei confronti di 47 cittadini cinesi, filippini e italiani (19 custodie cautelari in carcere, 16 arresti domiciliari e 12 divieti di dimora), emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico nazionale ed internazionale di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina ed associazione per delinquere dedita allo sfruttamento della prostituzione.
Inchiesta partita grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia cinese che hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di una solida struttura criminale di tipo associativo, gestita da cittadini cinesi, attiva nel traffico nazionale ed internazionale di metamfetamine (shaboo, yaba, ketamina), nonché dedita allo sfruttamento della prostituzione.
I Carabinieri sono riusciti a stimare la peculiare architettura federativa del sodalizio, composto da una cellula madre radicata a Prato ed un’altra cellula satellite presente a Roma, entrambe capeggiate da donne cinesi dotate di una forte leadership sui loro sodali e capaci di imporre loro rigide regole di comportamento.
L’attività investigativa, grazie anche alla cooperazione internazionale di Polizia, ha consentito di ipotizzare come il sodalizio criminale detenesse un posto privilegiato nell’orbita delle associazioni dedite al traffico di stupefacenti poiché specializzata nell’importazione e distribuzione di droghe sintetiche nel cui ambito era consapevole di non intralciare gli interessi delle organizzazioni criminali locali.
Il gruppo, infatti, è gravemente indiziato di avere stabilito un solido canale di approvvigionamento con la Grecia potendo contare della presenza, sul territorio ellenico, di due connazionali cinesi (destinatari di mandato d’arresto europeo) capaci di far giungere in Italia ingenti quantitativi di stupefacente attraverso corrieri, imbarcati su voli di linea, oppure tramite spedizioni postali internazionali. I carabinieri hanno anche intercettato un pacco destinato a Roma da Atene, contenente un peluche incartato in una confezione dotata di doppio rivestimento e un altro, in transito in Germania, all’interno del quale le autorità tedesche hanno rinvenuto dello shaboo nascosto in alcune confezioni di alimenti.
Sono stati inoltre raccolti gravi elementi indiziari in ordine al fatto che ogni consegna avvenisse sotto il controllo della capo cellula di Prato, vertice di fatto di tutta l’organizzazione, la quale, per i carichi diretti a Roma, aveva imposto il pagamento di un vero e proprio dazio di un euro a testa per ogni grammo di droga introdotta in Italia.
La droga veniva movimentata in auto, taxi cinesi oppure in treno, e poi rivenduta all’ingrosso a pochi e noti acquirenti cinesi o filippini e, solo in casi eccezionali, a fidati italiani, autorizzati poi a rivendere in proprio ed al dettaglio lo stupefacente che finiva nelle varie piazze di spaccio di Roma.
I Carabinieri, rendono noto, hanno raccolto elementi indiziari che fanno presumere che parte rifornisse una discoteca situata nella periferia sud-est di Roma all’interno della quale si ipotizza vi fosse una vera e propria casa d’appuntamenti accessibile solo a clienti di nazionalità cinese. Le ragazze sfruttate di nazionalità cinese.
Nel corso dell’attività investigativa sono state arrestate in flagranza 17 persone, 4 denunciate a piede libero e sequestrati complessivamente circa 450 grammi di shaboo, 230 grammi di ketamina, 60 pasticche di ecstasy (MDMA) e 10.745 euro in contanti.