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VERNIO – Ancora appuntamenti a Vernio per commemorare le figure del Vasari e di Cosimo I de’ Medici.
Un laboratorio per giocare con i documenti antichi e una serata con le lettere inedite di Giorgio Vasari, scoperte nell’archivio della Compagnia di San Niccolò a Vernio. Sono gli eventi che il Comune di Vernio, con la Fondazione Cdse e l’Accademia Bardi, ha organizzato al Casone e all’Oratorio di San Niccolò per giovedì 5 settembre nell’ambito della mostra Vasari racconta… lettere, progetti e segreti al tempo di Cosimo I de’ Medici e i Bardi di Vernio allestita all’interno dell’Oratorio eaperta al pubblico fino al 15 settembre (il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20).
Il primo appuntamento è alle 16 nell’Oratorio con il laboratorio Le lettere antiche e il piccolo archivista, a cura dell’artista Francesca Bernini. Età consigliata dai 7 anni. Prenotazione obbligatoria su www.visitvalbisenzio.it.
Alle 21 invece, nel chiostro del Casone dei Bardi, è la volta di Vita e lettere di Giorgio Vasari, un incontro con Alessia Cecconi, direttrice della Fondazione Cdse e Alessandro Magini, presidente dell’Accademia Bardi di Vernio. Alle prese con la lettura teatralizzata delle lettere di Vasari e dei documenti dell’epoca l’attore Nicola Pecci, che ha già impersonato il grande artista nel “quadro vivente” che correda l’esposizione all’ingresso dell’Oratorio.
Il nucleo della mostra ruota attorno alle 7 lettere inedite scritte da Vasari nel 1564 e scoperte nell’archivio della Compagnia di San Niccolò di Bari nel 1997 da Alessandro Magini, che su di esse ha poi pubblicato uno studio.
Il progetto complessivo su Vasari, che prosegue fino al 19 novembre, comprende anche un ventaglio di attività che spaziano da mostre a laboratori per bambini, da incontri di studio a visite sul territorio e a Pisa. La mostra è stata realizzata nell’anno del 450esimo anniversario della morte dell’artista grazie al contributo assegnato al progetto del Comune di Vernio dal bando della Regione Toscana per le Celebrazioni dei 450 anni dalla morte di Cosimo I dei Medici e di Giorgio Vasari.
