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Teatro Francesco Nuti, l’omaggio di Prato al suo artista

PRATO – Teatro Francesco Nuti, l’omaggio di Prato al suo artista.

Teatro Francesco Nuti, il teatro di Manifatture Digitali Cinema di Prato è stato intitolato all’attore, regista pratese scomparso il 12 giugno scorso.
L’omaggio di una città al suo artista, in quella che è la storia di un amore sempre ricambiato. Fin da quando Francesco giovanissimi si esibiva con la chitarra. Lo ricordiamo Francesco Nuti, esordiente a Prato con il suo monologo ‘Pollo d’allevamento’ .
Grande emozione per la cerimonia di intitolazione nel complesso monumentale dell’ex Conservatorio di Santa Caterina.
Con il sindaco Matteo Biffoni la famiglia. Il fratello Giovanni medico musicista, autore di tante colonne sonore dei film di Nuti. La figlia Ginevra con la madre Annamaria Malipiero. Eugenio Giani, presidente Regione Toscana. Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana. Simone Mangani, assessore alla Cultura. Stefania Ippoliti, presidente di Italian Film Commission e direttrice dell’area cinema e mediateca di Fondazione Sistema Toscana. Iacopo Di Passio, presidente della Fondazione Sistema Toscana.
Teatro Francesco Nuti, l'omaggio di Prato al suo artista
Teatro Francesco Nuti, l’omaggio di Prato al suo artista (Foto Fb Manifatture Digitali Cinema)
Matteo Biffoni: “Questa è la giornata dell’orgoglio, dell’emozione, della commozione. Per Prato e per uno dei suoi figli prediletti, meraviglioso e ribelle, geniale e fragile. Insomma un artista, di quelli che fanno la storia.
Il teatro di Manifatture Digitali Cinema Prato porta il nome di Francesco Nuti.
E non poteva che andare così, in un luogo simbolo di cultura e opportunità. Quello che Francesco ha rappresentato per il cinema italiano è fuori discussione e la sua straordinaria carriera ne è la prova.
E Francesco è figlio di questa città, che gli vuole un sacco di bene, e gliene ha sempre voluto. E Prato ritorna continuamente nei suoi film, nella passione per il calcio, nel biliardo giocato nei circoli, nelle case del popolo e nei personaggi che hanno una naturale relazione con la città.
E noi faremo tutto quello che ci è possibile affinché il ricordo di Francesco, quello dell’artista e quello del nostro concittadino, resti e resti nel miglior modo in cui noi lo sappiamo fare.
“Madonna che silenzio c’è stasera”: si sente solo il bene che ti vogliamo, Francesco”.

I primi passi nel teatro Francesco Nuti li ha mossi nella Rivista delle Pagliette dell’Istituto Buzzi. In cui,  come ha raccontato Annamaria Malipiero, era particolarmente orgoglioso di essersi diplomato perito chimico: “Aveva sempre con sé un’agenda in cui comparivano tessuti, mescoli e colori e teneva molto a far sapere che lui li sapeva fare”.

Un talento multiforme quello di Francesco, che da bambino era stato anche una promessa del calcio e in un ritiro a Coverciano aveva condiviso la stanza con il futuro campione del mondo pratese Paolo Rossi.

Il Comune ha annunciato che il 17 maggio, giorno di nascita di Francesco Nuti, tornerà la rassegna cinematografica ‘Buon Compleanno Francesco!’.

Mangani: “Nuti è partito da qui verso il successo decretato da milioni di spettatori e film che sono stati campioni di incasso al botteghino. E il pubblico ancora dimostra un grande amore verso la sua arte e la sua persona. Per questo il Comune ha avanzato la proposta di dedicargli il teatro di Manifatture Digitali Cinema e l’ha fatto insieme alla Fondazione Sistema Toscano e quindi al mondo del cinema pubblico. Questo luogo poi sarà presto oggetto della riqualificazione finanziata dai fondi del Pnrr e sarà quindi ancora più bello”.

Ginevra Nuti: “Sono davvero felice che Comune e Regione Toscana abbiano intitolato a mio papà il teatro di Manifatture Digitali, un luogo molto importante per il cinema e la sua diffusione. Spero che sia anche uno strumento in più per far conoscere la sua arte anche ai giovani della mia generazione”.

Giani: “Francesco Nuti ha rappresentato l’identità di noi toscani in un momento di trasformazione del cinema italiano. È stato il caposcuola di una serie di film indimenticabili che hanno portato nella cultura popolare e nella battuta quotidiana le nostre caratteristiche, il nostro modo di essere. La cultura cinematografica toscana vede in Francesco Nuti un riferimento assoluto. Perciò il fatto di poter intitolare a lui questo ambiente è una scelta molto bella. Che la Regione Toscana condivide e di cui è partecipe, in quanto soggetto a cui risponde la struttura. Uno spazio che vuole essere un luogo d’avanguardia per la promozione del cinema in Toscana e porterà il nome di Francesco Nuti. Un simbolo dell’attenzione verso un cinema che ha saputo essere innovazione e mettere insieme un respiro nazionale e internazionale con le caratteristiche della toscanità. Come direbbe un altro grande pratese, Curzio Malaparte, questi “maledetti toscani” danno un segno forte”.

© Riproduzione riservata

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