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Sbarchi migranti in Toscana, Regione: “Fallimento politiche Governo”

Sbarchi migranti in Toscana, Regione: “Fallimento politiche Governo”.

Sbarchi migranti in Toscana, le assessore Regione Toscana Monia Monni e Serena Spinelli attaccano il Governo Meloni dopo lo sbarco numero 28.

Quello di Geo Barents a Livorno, Comune guidato dal sindaco Luca Salvetti, con 226 persone a bordo.

Sbarco numero 14 per Livorno, oltre 1.200 migranti.

Altrettanti quattordici gli sbarchi nel porto di Carrara, sindaca Serena Arrighi, per oltre 1.800 migranti. Una decina di giorni fa lo sbarco di Ocean Viking nel porto apuano con 261 migranti a bordo

Monni e Spinelli, in porto anche a Livorno per le operazioni di prima accoglienza, puntano il dito contro il Governo.

E punta il dito contro il Governo Meloni anche il segretario Pd Toscana Emiliano Fossi: “Le politiche di accoglienza di questa destra sono inaccettabili e indegne di un Paese civile. Nessuna risorsa per i territori, nessuna organizzazione logistica, nessun soccorso efficace per i migranti, spesso donne e minori ed in condizioni fisiche e psicologiche devastanti. Ringraziamo la Regione Toscana ed i Comuni interessati, i volontari e le associazioni coinvolte per aver soccorso le 226 persone sbarcate a Livorno dalla nave Geo Barents. Il Governo Meloni criminalizza da sempre l’immigrazione come strumento di propaganda, dimenticando che dietro ogni persona c’è una vita difficile e spesso drammatica. La strage di Cutro, i lager in Albania, le norme contro le navi Ong che salvano vite in mare sono le uniche risposte di Giorgia Meloni a chi cerca un futuro migliore”.

Monni e Spinelli: “Questi sbarchi pare che stiano diventando la normalità, ma non c’è niente di normale. Sono ore di navigazione in più, sono torture in più, sofferenze in più, sono la certificazione appunto del fallimento della presidente Meloni sulle politiche migratorie. Un fallimento di una donna che non fa che comprimere i diritti delle donne, che si definisce madre ma che si dimentica degli altri figli, quelli di donne come lei, come noi, che però stanno dall’altra parte del mare e consegnano al mare i propri figli nella speranza di fargli avere almeno una vita dignitosa.

Viaggi in cui si affrontano torture, deprivazioni, stupri. Una cristiana che si dimentica dei diritti umani, che chiude gli occhi, che avrebbe dovuto inseguire gli scafisti per il globo terracqueo e invece ci va a braccetto. Solo pochi giorni fa era in Libia ad ascoltare e fare accordo con il primo ministro Libico che l’Alto commissariato Onu ha schedato come trafficante di esseri umani. Questa è la vera faccia di questo Governo, fatto solo di slogan che sta investendo centinai di milioni per un’opera inutile come un centro di detenzione in Albania che ospiterà pochissime persone. Lontano dagli occhi lontano dl cuore, ma non funziona così.

Noi abbiamo bisogno di risorse nel sistema di accoglienza diffusa, abbiamo bisogno di una mare nostrum che salvi le persone in mare, di una presidente del Consiglio che batta i pugni in Europa e che combatta perché siano messi in discussione gli accordi di Dublino che scaricano sul porto di approdo la responsabilità dell’accoglienza, non finanziandola in maniera strutturale, civile e umana, efficace. Una presidente che ha dimostrato di non avere autorevolezza in Europa e l’Europa glielo ha ricordato molto bene”

Fra le persone sbarcate a Livorno, fa il punto Regione Toscana, donne in stato di gravidanza con ustioni. In tutto 226 persone , 175 uomini, 21 donne, 30 minori: 25 maschi e 5 femmine. I minori non accompagnati sono 23

“Perché l’accoglienza non sia un parcheggio sono necessarie risorse perché le persone al loro arrivo hanno bisogno di integrarsi e essere messe in grado di non fare scontrare i loro bisogni con quelli delle comunità ospitanti. Non riusciamo ad insegnare le lingue, non riusciamo a fare un progetto di accoglienza che permetta a queste persone di avere un progetto di vita. Tutto è scaricato sui servizi sociali dei Comuni, sui sindaci. Un assenza di questo Governo che è incredibile”

“Continuiamo e continueremo a contestare le scelte del Governo, ma ciò nonostante, continuiamo a fare la nostra parte di accoglienza grazie soprattutto ad una straordinaria comunità come quella toscana. Voglio ringraziare la prefettura di Livorno per il coordinamento e in particolare i volontari e le volontarie e coloro che sono parte del nostro servizio socio sanitario, così prezioso e che dobbiamo difendere. Uno degli elementi per cui non possiamo disinvestire sul servizio socio sanitario è proprio questo: la ricchezza che esprime in situazioni come queste e che ogni giorno mette a disposizione dei cittadini della Toscana. L’accoglienza deve essere diffusa e deve poter coinvolgere davvero il nostro Terzo settore, in modo che sia messo nelle condizioni di svolgere a pieno il proprio ruolo. Ad oggi, invece, i decreti del ministro Piantedosi non consentono di insegnare la lingua, di fare formazione, di accogliere le persone per davvero. Non è un sistema di accoglienza, ma un sistema che fa sbarcare e smista le persone come se fossero pacchi, senza dargli nessuna opportunità, ma anzi creando difficoltà. E’ un sistema scientificamente e strutturalmente voluto”

© Riproduzione riservata

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