VIAREGGIO – Giovanni Toti a Roma, il presidente dimissionario di Regione Liguria, Noi Moderati, centrodestra, a processo con l’accusa di corruzione e finanziamento illecito, ha incontrato il vicepremier Matteo Salvini dopo la revoca degli arresti domiciliari.
Toti, toscano di Viareggio, ha incontrato anche il viceministro Rixi, il responsabile organizzazione Fratelli d’Italia, il deputato toscano Giovanni Donzelli con Rosso, coordinatore FdI Liguria, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri.
Toti: “Bello tornare a Roma per un giorno e incontrare tanti amici con cui in nove anni abbiamo costruito la nuova Liguria, fatta di crescita, occupazione, turismo, infrastrutture. Insieme sapremo portare avanti questo sogno di cambiamento, opposto alla Liguria del sospetto, del moralismo, del pauperismo e dell’ipocrisia. Orgogliosi di rivendicare quanto abbiamo fatto e certi che i cittadini continueranno a scegliere il futuro e l’ottimismo rispetto alla rabbia e all’invidia sociale“.
Poi Toti: “Seguendo un certo populismo e giustizialismo si ritiene che chi fa politica abbia privilegi in sé, ma in realtà sono privilegi del potere popolare che li rappresenta.
Credo quindi non solo che servirebbe un allargamento delle immunità, dai parlamentari ai ministri, ma questo vale anche per sindaci e governatori, come del resto la nostra divisione dei poteri e la nostra legislazione prevedevano prima di Mani pulite”.
Quindi: “Il ricatto è una brutta parola, ma non c’è dubbio che per la prima volta politica e giustizia hanno un episodio molto chiaro e delineato. Non faccio polemica con la magistratura perché ho piena fiducia dei magistrati giudicanti e nel nostro sistema giudiziario, ma questa vicenda interroga la politica oltre al caso Giovanni Toti. Sia il giudice per le indagini preliminari sia il tribunale del riesame scrivono con precisione che la reiterazione del reato è direttamente collegata alla permanenza in carica del governatore della Liguria. Non si può tenere in carcere o agli arresti domiciliari una persona per un’ipotesi generica che egli possa tornare a delinquere, occorre che ci sia uno specifico momento e rischio delineato”
Toti sulle prossime elezioni di Regione Liguria, al voto 27 e 28 ottobre dopo le sue dimissioni: “Dopo questa esperienza, la mia esperienza da governatore di Liguria finisce qui. Sono stati 9 anni importanti, abbiamo gestito il Covid e la tragedia del ponte Morandi. Non vedo un futuro da governatore, ho dato il mio contributo. Aiuterò la mia parte politica, poi farò qualche riflessione sulla mia vita che potrà vedere un impegno politico in altro modo o tornare alla mia beneamata professione. Per le prossime elezioni vedremo una importante lista civica, che è un movimento molto importante con ampi consensi. Se ci sarà il mio nome sopra, dipenderà dall’utilità, dagli altri partecipanti, dalla scelta che faremo con gli alleati sul prossimo candidato”.