PRATO – Alluvione in Toscana, sindaco di Prato: “Allerta doveva essere rossa”. Giani: “Decidono i tecnici”.
Botta e risposta tra Matteo Biffoni, sindaco di Prato oltre che presidente Anci Toscana, e il presidente Regione Toscana Eugenio Giani.
Con Prato alluvionata, tra le città più colpite del violento maltempo che ha colpito la Toscana. Con cinque vittime, di cui due a Montemurlo in provincia di Prato.
Biffoni al lavoro con il Coc Centro operativo comunale. Il sindaco con ordinanza del 3 novembre ha disposto la chiusura di tutte le scuole fino alle 24 di domenica 5 novembre.
Il video aereo della situazione a Prato realizzato dai vigili del fuoco.
Venerdì 3 novembre è in corso fino alle ore 18 l’allerta arancione per mareggiate, rischio idraulico e vento forte. L’allerta gialla per vento sul resto della regione per la giornata di oggi. Lo comunica la Regione. Resta l’allerta gialla nella giornata di domani sabato 4 novembre per rischio idrogeologico e idraulico, temporali forti sul nord ovest della Toscana. Mareggiate su Arcipelago, vento forte su Toscana meridionale, Arcipelago, Alto Mugello e Valle del Reno.
Giani: “Io fino a ieri ho dovuto replicare a cittadini che protestavano perché due giorni prima avevamo messo l’allerta arancione ed avevamo chiuso alcune scuole. In questo mondo c’è chi non è mai contento. Io so che in questo momento noi abbiamo dato l’allarme che non decide il presidente Giani ma la tipologia di allarme viene decisa dai tecnici. Io ho fiducia nei tecnici competenti e se hanno dato quel tipo di allarme di tipo arancione è perché le condizioni atmosferiche presentavano l’allarme arancione.
Poi Giani: “Avevamo diffuso un’allerta arancione perché attendevamo una bomba d’acqua sulla Lucchesia. Invece si è concentrata sulla valle dell’Arno e del Bisenzio, ma grazie al lavoro di squadra delle istituzioni e alla capacità di intervento e reazione della nostra Protezione civile siamo riusciti a far fronte a una situazione devastante. E’ in casi come questi che i toscani sanno tirare fuori il meglio di loro e la Regione farà da riferimento per tutti i sindaci per agire presto e bene”.
Nella zona nord di Prato distribuiti 2.000 pasti dalla Protezione civile ai cittadini nelle zone di Santa Lucia, Figline, Galceti e Galcetello. Pasti donati da un’azienda.
Protezione Civile al lavoro. Interventi dei vigili del fuoco. In soccorso alla popolazione a Prato anche le forze dell’ordine, con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza.
Biffoni con ordinanza n. 2846 del 3.11.2023 ha disposto le seguenti chiusure per i prossimi giorni:
Aggiornamento dei Vigili del Fuoco venerdì 3 novembre.
In Toscana 554 vigili del fuoco, di questi 423 dai Comandi regionali e 131 giunti in rinforzo da altri Comandi d’Italia, sono impegnati nelle operazioni di soccorso per far fronte ai danni causati dall’ondata di maltempo dovuta alla tempesta Ciaran. 203 sono al lavoro nella provincia di Firenze, 126 in quella di Pisa, 105 a Pistoia e 120 nella provincia di Prato.
Attualmente impiegati nei luoghi colpiti dal maltempo 4 elicotteri della flotta aerea nazionale dei vigili del fuoco provenienti dai reparti volo di Arezzo, Cecina, Genova e Roma.
La Guardia di Finanza di Prato “si è da subito attivata già dalle prime ore notturne per impiegare nel teatro delle operazioni i propri tecnici del Nucleo Sommozzatori del
R.O.A.N. di Livorno. Appositamente addestrati ad operare per il recupero di persone ferite, o comunque in pericolo, in zone di difficile accessibilità.
Sono altresì pienamente operative le unità specialistiche aeree e navali di stanza a Pisa e Livorno, in stretta sinergia con le unità di protezione civile e dei Vigili del Fuoco.
Unitamente alle autorità locali e ai servizi di emergenza, i Finanzieri stanno lavorando instancabilmente per affrontare questa situazione critica. La sicurezza dei cittadini è la priorità assoluta, e si stanno mettendo in atto tutte le misure necessarie per gestire l’emergenza.
La solidarietà e la collaborazione di tutta la comunità saranno fondamentali per superare questa difficoltà e iniziare il processo di ripristino delle aree colpite”.
