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PRATO – “Faremmo un errore a valutare la crisi dovuta alla caduta dell’attuale giunta comunale come qualcosa di superabile in poco tempo con le semplici elezioni”. La pensano così Sandro Bigagli e Paola Battaglieri della Federazione di Prato di Rifondazione Comunista.
“Faremo un errore a pensare che la destra possa essere la soluzione alla crisi in atto – commenta il partito locale – Faremmo un errore a pensare che ci possa essere una soluzione alla crisi attuale perché tutto è diventato insufficiente, tutto abbastanza inutile. Dovremmo riflettere tutti insieme su cosa è stato prodotto nel tempo del predominio dell’economia sulla politica, nel tempo in cui la perdita del primato della politica ha partorito in ogni settore della società a partire dalla politica stessa. Quale classe dirigente generale si è formata sotto tale dominio”.
“La crisi attuale si nutre di questo e diventa paradigmatico il vuoto di idee e di responsabilità in assenza dei cittadini. Siamo in presenza di un collasso che sapevamo in arrivo e che oggi mostra una realtà non più sopportabile perché mette a repentaglio la stessa democrazia. Non c’è niente di fisiologico negli ultimi accadimenti e nemmeno nelle soluzioni a cui stiamo pensando. Occorre una riflessione alta e condivisa che porti la città a ragionare su se stessa, sul modello economico che si è data anni fa e che oggi non sta più in piedi, su una economia che nonostante abbia il bastone del comando non ha la capacità di comandare in modo autorevole e chiaro. Occorre riflettere sulle istituzioni e sulla loro effettiva forza di incidere sulla città perché è sotto gli occhi di tutti lo svuotamento dei poteri dei consigli comunali e delle giunte stesse. Occorre una riflessione su tutta la classe dirigente cittadina e su come si è formata all’insegna di tutto questo”.
“Non possiamo più permetterci questa andatura, né questa classe dirigente – conclude Rifondazione – La politica è diventata solo rappresentazione in alcuni casi una parodia, non pensino a destra di fare la differenza perché non è proprio possibile nei fatti soprattutto per la loro mancanza da sempre di classe dirigente preparata e con idee aperte per una città come la nostra. Occorre svegliarci e guardare la realtà in modo complesso, generale, con umiltà e con l’intento di rendere alla politica il suo ruolo che deve essere ripristinato ripartendo dalla dignità e dalla serietà che deve avere”.