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Libano, nuovo attacco a Hezbollah: esplosi migliaia di walkie talkie

(Adnkronos) – Migliaia di walkie talkie, usati dai membri di Hezbollah in Libano, sono esplosi in quella che sembra essere una seconda operazione contro l’organizzazione sciita, dopo l’attacco di ieri e le esplosioni su larga scala di cercapersone che hanno causato almeno 12 morti tra cui due bambini e migliaia di feriti.  
Tre persone hanno perso la vita a causa di esplosioni a Sohmor nella Valle della Bekaa come riporta l’agenzia di stampa libanese Nna. L’emittente al-Jazeera ha parlato di oltre 20 feriti in diverse aree del Libano. 
Diversi pannelli solari, essenziali per la tenuta del sistema energetico del Libano, denuncia l’agenzia libanese Nna, sono esplosi in un certo numero di abitazioni nel sud del Paese dei cedri.  Un corrispondente di al-Jazeera ha raccontato di alcune esplosioni, sentite a a Dahiyeh, sobborgo meridionale della capitale libanese e roccaforte di Hezbollah. Secondo al-Arabiya, esplosioni sono state udite anche in altre zone del sud del Libano. L’emittente al-Mayadeen, ritenuta vicina a Hezbollah, ha riferito che sono esplose apparecchiature radio a Beirut e in altre zone del Libano, parlando di un “potenziale nuovo attacco israeliano”. Intanto il Segretario di stato americano Antony Blinken ha smentito le notizie secondo cui gli Stati Uniti sarebbero stati a conoscenza dell’attacco compiuto ieri. Blinken, al Cairo nel quadro della sua decima visita nella regione dal 7 ottobre, ha poi sottolineato la necessità di arrivare ad un cessate il fuoco. “Sappiamo tutti che un cessate il fuoco è la migliore occasione per far fronte alla crisi umanitaria a Gaza e ai rischi per la stabilità regionale”, ha affermato nel corso di una conferenza stampa. Secondo Axios, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha chiamato il capo del Pentagono Lloyd Austin pochi minuti prima che partisse l’attacco israeliano. Secondo il sito, solitamente ben informato, la telefonata di Gallant era un tentativo di evitare di lasciare Washington completamente all’oscuro. “Gli Stati Uniti non sapevano nulla, né sono stati coinvolti in questi incidenti”, ha affermato Blinken durante la conferenza stampa al Cairo, sottolineando che “stiamo ancora raccogliendo informazioni e fatti”. “Parlando in generale, siamo stati chiari e rimaniamo molto chiari riguardo all’importanza che tutte le parti evitino passi che possano provocare un’escalation del conflitto che stiamo cercando di risolvere a Gaza”, ha poi aggiunto il segretario di Stato americano, precisando che ancora non è chiaro che impatto potranno avere queste esplosioni sulle operazioni di Hezbollah.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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