Svolta sul tema dell’Istituto storico della Resistenza dopo giorni di polemiche per il rischio di mancanza di fondi per le attività.
Il presidente della Regione Eugenio Giani ha infatti annunciato e condiviso con la giunta regionale di ieri (8 luglio) che le attività dell’istituto regionale e dei vari istituti storici provinciali avranno garantite risorse su base triennale (2024-2026).
La previsione è già stata inserita nello schema di variazione di bilancio predisposta dagli uffici.
“Valorizzare il patrimonio storico, politico e culturale della Resistenza e del movimento di liberazione – sottolinea Giani – diventa ancora più essenziale per difendere i valori fondanti della nostra Repubblica davanti a chi, anche in questi giorni, cerca di minarne la credibilità. Con questa decisione diamo risposta concreta alle esigenze di stabilità nella programmazione delle attività manifestate dai vertici dell’Istituto e dal vasto mondo di ricercatori e studiosi che ne costituiscono l’ossatura. Non possiamo dimenticare che nel 2025 festeggeremo l’80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo”.
Le risorse sono già state individuate, sottolinea il presidente, e dopo questo primo passo il prossimo sarà quello di predisporre una modifica della legge regionale 38 del 2002 per prevedere espressamente la programmazione triennale delle attività che permetteranno continuità e stabilità al pregevole lavoro svolto dall’istituto.