FIRENZE – Emergenza carceri in Toscana, Giani: “Giunta straordinaria”
Emergenza carceri in Toscana, dopo la rivolta nel carcere di Sollicciano e i due detenuti di Firenze e Livorno che si sono tolti la vita, Eugenio Giani annuncia lunedì 8 luglio “una seduta straordinaria della Giunta regionale dedicata ad una informativa sulla situazione delle carceri in Toscana e particolarmente alla questione relativa a Sollicciano”
Il presidente Regione Toscana: “Carenza di prodotti igienici, muffa, insetti, barattoli pieni di cimici. Sono queste le condizioni oggetto dei numerosi esposti presentati negli ultimi mesi dagli avvocati dei detenuti reclusi nel carcere fiorentino di Sollicciano e che hanno preceduto il suicidio del giovane detenuto tunisino che avrebbe dovuto finire di scontare la pena a novembre del 2025. Il carcere di Sollicciano è noto per le sue pessime condizioni igieniche e sanitarie e il grave sovraffollamento: al 30 giugno risultavano presenti un numero di detenuti ben superiore a quello previsto dalla capienza regolamentare e in queste settimane la situazione nelle celle è ulteriormente peggiorata a causa del caldo.
E’ necessario che il Ministero della Giustizia dia seguito al progetto volto al risanamento e rigenerazione della struttura carceraria ed ad interventi urgenti sotto il profilo igienico – sanitario e ancor di più al ripristino di condizioni di vita dignitose per tutti coloro che sono soggetti a misure detentive. La Regione –intende destinare 500mila euro di risorse proprie per promuovere ed incentivare attività culturali all’interno delle carceri come misura in grado di contrastare il senso di vuoto e assenza di motivazioni che spesso contraddistinguono la condizione detentiva, specie dei più giovani. Quando un ragazzo di soli vent’anni si toglie la vita è una sconfitta per tutti”.
In base ai dati ed alle informazioni raccolte da Giuseppe Fanfani, garante regionale dei detenuti, nel 2023, nelle 16 carceri toscane, sono state 51 le persone che si sono tolte la vita, 153 i tentati suicidi, 608 i casi di autolesionismo, 359 gli scioperi della fame o della sete.