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Interventi Francesca Albanese in scuole toscane: ministro Valditara manda ispettori

Giuseppe Valditara, ministro Istruzione e Merito, ha chiesto agli organi competenti di avviare un’ispezione in scuole in Toscana.

Francesca Albanese, relatrice speciale Onu per i territori palestinesi occupati, avrebbe tenuto incontri in istituti scolastici in Toscana.

“Leggo su organi di stampa che in alcune scuole toscane una relatrice, invitata durante l’orario scolastico ad intervenire su fatti di attualità, avrebbe rilasciato dichiarazioni che, se comprovate, potrebbero costituire ipotesi di reato. Ho chiesto agli organi competenti di avviare una immediata ispezione per verificare la realtà dei fatti e la eventuale responsabilità di organi scolastici”.

Deputato toscano Alessandro Amorese, FdI, con interrogazione parlamentare: “Secondo quanto riportato dagli organi di stampa e da segnalazioni pervenute dal territorio, alcune classi del Liceo Montale di Pontedera, ed una classe della seconda media dell’Istituto Comprensivo “Massa 6” avrebbero partecipato ad un incontro proposto dalla rete di insegnanti ‘Docenti per Gaza’, con la partecipazione di Francesca Albanese, incentrato sulle tematiche del suo libro ‘Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite dalla Palestina’.

Matteo Bagnoli, capogruppo FdI Consiglio comunale Pontedera, via social: “Davanti a studenti minorenni, Albanese ha accusato il Governo Meloni di essere “fascista”, di complicità in un genocidio, ha attaccato Leonardo definendola “criminale” e ha persino invitato i ragazzi a occupare le scuole”. Annunciando: “Presenteremo un’interrogazione in Provincia per avviare gli accertamenti disciplinari sui docenti coinvolti”.

Proprio in Toscana, a Firenze, la sindaca Sara Funaro nei giorni scorsi aveva espresso contrarietà al conferimento di cittadinanza onoraria a Francesca Albanese. 

Amorese in una nota: “In seguito alla nostra denuncia di indottrinamento e assenza di contraddittorio imposta persino a studenti di seconda media, e alla mia interrogazione sul webinar con Francesca Albanese, collegata con oltre 150 classi di istituti scolastici italiani, si apprendono dettagli ancor più inquietanti su una vicenda che aveva già dimostrato di avere contorni gravissimi. Anche nelle aule di istituti scolastici toscani, si è realizzata una delle peggiori manifestazioni di anti democrazia. Albanese infatti, durante il collegamento in orario scolastico, imponendosi così in lezioni che gli studenti, per regolamento, sono tenuti a seguire, non solo ha tacciato il governo di essere complice di genocidio, ma ha invitato le classi ad occupare gli istituti per Gaza, istigando così un’ampia platea di studenti a commettere un reato penale. Bene ha fatto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara a chiedere ispezioni nella nostra regione. Condanniamo con forza ogni forma di coercizione intellettuale a danno della libertà, e rispediamo al mittente di colei che ha giustificato gli atti vandalici alla sede de La Stampa definendoli ‘monito’ per i giornalisti, ogni violenta illazione propagandistica, esprimendo la nostra solidarietà agli studenti che hanno dovuto subire il suo monologo non potendo abbandonare l’aula. L’incontro con Francesca Albanese è solo la dimostrazione plastica di un metodo da regime inaccettabile nella scuola italiana”.

Lega Salvini Toscana col commissario Andrea Crippa, deputato, e i deputati toscani Andrea Barabotti, Elisa Montemagni, Tiziana Nisini ed Edoardo Ziello: “Ci risiamo! Dopo Pisa e Massa, ora è il turno di Pontedera. Anche qui, infatti, Francesca Albanese ha potuto fare la sua consueta propaganda in un liceo. Gli italiani conoscono già il tristemente noto incontro virtuale – parte di una serie fornita a oltre 150 scuole medie e superiori italiane, dalla chiara connotazione politica – e siamo certi che la stragrande maggioranza di loro non voglia i figli in una scuola ideologizzata. È inaccettabile che nelle scuole si svolgano lezioni che risultano chiaramente orientate contro il Governo e prive di reale contraddittorio (come previsto esplicitamente da una circolare ministeriale). E come se non bastasse, come riportato da alcuni organi di stampa, sembrerebbe addirittura, che la relatrice speciale dell’Onu abbia accusato l’attuale governo di essere ‘fascista’, ‘complice di un genocidio’ e detto ai ragazzi di occupare le scuole. Per la Lega, sempre al fianco del ministro Valditara che bene ha fatto ad inviare gli ispettori, i nostri ragazzi non possono essere vittime di manipolazione ideologica, soprattutto in classe”.

USB Scuola “esprime ferma condanna per l’iniziativa del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha annunciato l’avvio di ispezioni nelle scuole della Toscana in seguito a due incontri svolti durante l’orario scolastico con la relatrice speciale ONU Francesca Albanese.

Tutto è partito da un’interrogazione alla Camera del deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese, che ha contestato che la formazione scolastica non verrebbe arricchita da chi “di mestiere professa il pensiero unico”. Il parlamentare ha definito il webinar come un’iniziativa dal “sapore dell’indottrinamento senza contraddittario e senza confronto”.

Rispondiamo in maniera molto chiara alle parole di Amorese e alla scelta di Valditara di avviare le ispezioni: sulla guerra, sul riarmo, sul genocidio in Palestina noi di USB vogliamo seguire il pensiero unico, vale a dire quello per la pace, in linea con l’art.11 della nostra Costituzione, di denuncia del genocidio del popolo palestinese e di contrasto netto contro le politiche di riarmo.

La mossa del Ministro Valditara, oltre a configurarsi come un atteggiamento politico di intimidazione nei confronti di scuole, docenti e studentesse/studenti, rappresenta un chiaro tentativo di controllo ideologico degli spazi educativi pubblici.

Non si comprende quale sia l’elemento di reato concreto che giustifichi siffatte ispezioni, se non la volontà di punire idee e contenuti giudicati scomodi dal Governo. La scelta di leggere come sospette e potenzialmente criminali delle attività di approfondimento su temi di attualità internazionale è un attacco alla libertà di insegnamento e di discussione democratica nelle scuole italiane”.

CINZIA GORLA

© Riproduzione riservata

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