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VAIANO – Femminicidio di Elisa Amato, il Tar della Toscana riconosce la legittimità della Fondazione che porta il nome del suo assassino, Federico Zini. La tragedia si è consumata nel 2018 a San Miniato: l’uomo ha ucciso la ex compagna nata a Prato per poi suicidarsi.
In merito a questa recente sentenza interviene l’amministrazione comunale di Vaiano, con una presa di posizione chiara.
“Pur nel pieno rispetto della decisione espressa dal Tar – dichiarano la sindaca Francesca Vivarelli e l’assessora alle pari opportunità Chiara Martini – riteniamo doveroso manifestare la nostra solidarietà alla famiglia di Elisa Amato, vittima di una violenza efferata e ingiustificabile. Esprimiamo anche la nostra preoccupazione per il fatto che riaprire una ferita ancora profondamente viva potrebbe generare disorientamento nell’opinione pubblica su un tema tanto sensibile quanto prioritario come quello della violenza sulle donne e dei femminicidi”.
“In qualità di ente pubblico – proseguono – riteniamo fondamentale che non vi sia alcuna ambiguità tra vittima e colpevole e che vada evitata ogni iniziativa che possa veicolare messaggi ambigui o distorti su un fenomeno così drammatico. Ribadiamo il nostro impegno costante a promuovere una cultura fondata sul rispetto, sulla consapevolezza e sulla prevenzione della violenza di genere”.