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VAIANO – Il consiglio comunale di Vaiano ha approvato, nella seduta dell’8 novembre, la mozione che chiede all’Autorità idrica toscana la sospensione della procedura di gara di selezione del socio privato per la gestione del Servizio idrico integrato dell’Ato 3.
La mozione, approvata con il voto favorevole della maggioranza e il voto contrario dei gruppi di minoranza, “propone l’avvio di una discussione pubblica sul ruolo dei Comuni, dei servizi pubblici, dei beni comuni e della democrazia di prossimità in Regione Toscana, a partire dall’acqua pubblica”.
La mozione è stata presentata dal capogruppo Gabriele Di Vita per conto del gruppo di maggioranza Cambiare Insieme per Vaiano. “La mozione ribadisce l’importanza dell’acqua pubblica e afferma che le decisioni sulla gestione del servizio idrico integrato devono tener conto che i nuovi consigli comunali entrati in carica lo scorso giugno non si sono mai espressi – sottolinea la sindaca Francesca Vivarelli – Le decisioni prese dai sindaci tra il luglio 2023 a maggio 2024 delle passate amministrazioni, sono espressione di una fase superata dalle ultime elezioni, che hanno visto rinnovate quasi il 70% delle amministrazioni dei Comuni toscani, tanto che in questi giorni il dibattito sui servizi pubblici locali è tornato al centro della discussione politica regionale. Tali decisioni, se l’iter dovesse proseguire secondo i programmi, metterebbero un’ipoteca fortissima sul ruolo e sull’organizzazione dei servizi pubblici locali in Toscana – prosegue la prima cittadina – in primis il Servizio Idrico Integrato che per noi, nel rispetto del mandato elettorale ricevuto, devono essere sottratte a logiche di profitto e riportate nel perimetro della tutela degli interessi dei territori e dei cittadini che chiedono investimenti e contenimento delle tariffe. A questo proposito siamo fortemente convinti che solo una gestione pubblica possa garantire una ripartizione equa delle risorse per gli investimenti anche verso i territori più piccoli e meno popolati”.
“Per noi quella dell’acqua pubblica – aggiunge il capogruppo di Cambiare Insieme per Vaiano, Gabriele Di Vita – è prima di tutto una questione democratica. Le istituzioni hanno il dovere di rispettare l’esito della volontà popolare che si è espressa chiaramente nel 2011 a favore dell’acqua pubblica. Le strade per il rispetto del referendum ci sono e possono essere percorribili, chiediamo che siano valutate con studi autonomi e autorevoli. Non vogliamo che le decisioni su un bene primario come l’acqua siano lasciate in mano ai manager di aziende asserviti a logiche di profitto e interessati soprattutto alle proprie carriere. Spetta ai luoghi della democrazia, come i consigli comunali, decidere sui servizi pubblici e sulla gestione del servizio idrico integrato”.