Getting your Trinity Audio player ready...
|
VAL DI BISENZIO – Teresa e le altre. Storie di donne, incontri e lavoro alle soglie della contemporaneità, è uscito il 7 marzo l’ultimo episodio del podcast firmato Fondazione CDSE. Un progetto suddiviso in 5 episodi, distribuito sulle principali piattaforme internazionali (Spotify e Spreaker) con la prima puntata pubblicata il 7 febbraio scorso.
Un lungo racconto con le voci di oggi che si intrecciano alle limpide testimonianze di donne nate nell’Ottocento. Dalla marcia delle donne per la pace del 1917, che si accese nelle fabbriche e percorse raccogliendo operaie tutta la vallata alle smanie per la villeggiatura tra Ottocento e primo Novecento nei borghi dell’Appennino, Montepiano fra tutti, fra intellettuali, artisti e le storie di cameriere, lavandaie e balie da latte. Dalle ragazze operaie che leggono la notte i libri delle biblioteche circolanti e con volontà e abnegazione diventano impiegate, mentre le maestre ebree licenziate dallo stato insegnano nella bufera come fossero a Barbiana, ma prima che Don Milani la inventasse, alla guerra, all’occupazione fascista e alla liberazione con le storie di coraggio, umanità e accoglienza delle donne. Peruscire alla fine, con il quinto episodio, alla luce del sole, della pace, dei diritti e del lavoro, quando sfilare per il Primo Maggio è gioia nuova e per molti lavoratori e lavoratrici è una libertà mai provata, come l prima volta al voto, nel 1946.
Autrici e voci narranti sono Alessia Cecconi e Luisa Ciardi, ricercatrici storiche della Fondazione CDSE, mentre la regia e il montaggio sono di Lorenzo Tempestini, giornalista e autore del podcast Ribelli promosso dal Museo della Deportazione e Resistenza di Figline di Prato e le letture Giulia Aiazzi. Registrato nell’autunno del 2024 il podcast si avvale della collaborazione scientifica di Simonetta Soldani, tra le massime esperte di storia di genere dell’età contemporanea, e dedica ogni episodio ai vari tipi di lavori femminili collegati a un periodo storico, tracciando il cammino di emancipazione femminile, dall’inizio dello scorso secolo fino alle sfide di oggi, attraverso piccole grandi vite straordinarie.
“Storie e voci potenti, riflessioni per capire come le donne hanno costruito, passo dopo passo, lavoro dopo lavoro, incontro dopo incontro, un mondo nuovo – spiega la direttrice del CDSE Alessia Cecconi – Le nuove voci registrate quest’anno si intrecciano alle testimonianze originali selezionate a partire dagli anni Ottanta, un patrimonio raccolto in più di quattro decenni e un fondo che conta ormai 70 unità archivistiche di fonti orali femminili”.
Un racconto denso di emozioni quello del podcast. Grazie a uno straordinario lavori di recupero, si ascoltano voci di donne nate nell’Ottocento, voci limpide che raccontano lotte e sogni di oltre cento anni fa raccolte dal CDSE e da Annalisa Marchi negli anni ’80 del secolo scorso e digitalizzate.
La ‘Teresa’ del titolo è un omaggio alla sindacalista Teresa Meroni, di origine lombarda e segretaria della Lega Laniera della Val di Bisenzio durante la Prima Guerra Mondiale, che mobilitò le operaie tessili per una grande marcia contro la guerra nel 1917 e organizzò varie manifestazioni di protesta. Ma potrebbe riferirsi anche a qualsiasi delle tante Teresa che hanno lavorato e lottato tra città e Appennini nella prima metà del Novecento. Tanti i temi affrontati nei vari episodi, dalla villeggiatura con donne a servizio, sarte e balie a contatto con nuovi mondi, alle operaie tessili e sindacaliste, alle donne della montagna e del bosco a cavallo delle due guerre, alle donne mezzadre e contadine fino al dopo guerra e alle speranze e disillusioni dopo il primo voto.
Le nuove interviste sono state realizzate tra l’estate e dicembre 2024 sia al CDSE che nelle abitazioni delle intervistate o, quando possibile, direttamente nei luoghi di produzione legati al mondo del lavoro (boschi, cannicciaie attive o in disuso, villaggi industriali, ex fabbriche). Dal percorso di strutturazione delle testimonianze è nata anche l’installazione sonora permanente negli spazi dell’ex fabbrica Meucci a Vernio, inaugurata il 14 dicembre 2024. Un’installazione sonora site specific che permette al visitatore di immergersi completamente nel modo del lavoro tessile femminile di inizio Novecento: la fabbrica prende vita a partire dai rumori di telaio, dai suoni meccanici e soprattutto dalle voci delle operaie che vi hanno lavorato e vissuto.