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Assalto a bottigliate al Red Lion di Vernio dopo il no all’ingresso

Vetri e tavoli rotti al locale e scoppia di nuovo il caso sicurezza. Fdi all'attacco, il Comune: "C'è bisogno di risorse dedicate alle aree interne"

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VERNIO – Serata di paura quella di sabato al Red Lion Pub, storico punto di ritrovo della Valbisenzio. Un gruppo di ragazzi nordafricani, a cui era stato negato l’ingresso al locale, ha reagito con un’ondata di violenza, lanciando bottiglie di vetro e devastando tavoli e sedie.

Secondo quanto riportato dai gestori sui profili social del pub, gli aggressori avrebbero recuperato le bottiglie da una campana del vetro posta lungo la strada, per poi scagliarle contro il locale. “Siamo stati assaliti con una violenza inaudita da individui ben noti alle autorità giudiziarie”, scrivono i titolari, denunciando non solo il danneggiamento degli arredi, ma anche la costante pressione esercitata da soggetti ritenuti “irrispettosi, maleducati, violenti oltre che ladri”.

Un locale simbolo sotto attacco

Il Red Lion Pub non è un esercizio qualunque: negli anni si è consolidato come vero punto di riferimento della comunità, diventando crocevia di giovani, famiglie e appassionati di musica e birra artigianale. Proprio per questo l’episodio ha destato grande sconcerto non solo tra i clienti abituali, ma anche tra molti cittadini della zona.

Le reazioni politiche

Sulla vicenda sono intervenuti con forza Emanuele Millo, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Vernio, e Marco Curcio, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale. “Ancora una volta – affermano – il nostro paese viene messo sotto scacco dai soliti noti, spesso stranieri e già segnalati alla giustizia. I carabinieri sono arrivati con circa 50 minuti di ritardo, non certo per colpa loro, ma perché la sinistra al governo del territorio ha scelto per anni di minimizzare i problemi di sicurezza, ignorando le nostre richieste di una presenza h24 delle forze dell’ordine”.

Secondo i due esponenti di opposizione, l’amministrazione comunale dovrebbe assumere iniziative immediate e concrete: “È inaccettabile che commercianti e cittadini debbano vivere sotto minaccia. Se le istituzioni non intervengono, il rischio è che i residenti esasperati arrivino a organizzarsi da soli. Questo è ciò che va assolutamente evitato”.

L’amministrazione ha espresso solidarietà al gestore del locale e seguendone con la massima attenzione gli sviluppi. Subito dopo i fatti il Comune ha scritto alla prefettura richiedendo un nuovo confronto e ha contattato il colonnello dei carabinieri Francesco Schilardi per rafforzare il coordinamento delle attività di controllo sul territorio. Nei prossimi giorni saranno organizzate nuove operazioni ad alto impatto, confermando l’attenzione costante delle forze di sicurezza.

“Le forze dell’ordine stanno seguendo la vicenda con la consueta professionalità, così come stanno facendo per tutta la Val di Bisenzio – commenta la sindaca di Vernio Maria Lucarini – Anche durante i periodi di maggiore affluenza in alta valle, grazie al coordinamento con il comando provinciale dei carabinieri di Prato, non si sono registrate criticità significative”.

L’amministrazione ribadisce che le istituzioni competenti sono attive e operative, garantendo interventi tempestivi ed efficaci per la sicurezza dei cittadini e degli operatori economici.

“Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è svolto a Vernio all’inizio dell’estate ha consentito di affrontare alcune criticità territoriali attraverso un lavoro coordinato tra istituzioni, forze dell’ordine e amministrazioni locali – aggiunge la sindaca – Forti quindi di questa esperienza che ha prodotto risultati concreti, proseguiamo con un ulteriore sforzo comune di tutte le forze competenti anche perché le aree interne hanno bisogno di sostegno e risorse dedicate”.

Un territorio in allarme

Non è la prima volta che Vernio finisce sulle cronache per episodi di violenza e degrado. Nelle ultime settimane altri episodi simili avevano già alimentato il dibattito sulla sicurezza pubblica in Valbisenzio. Il nuovo caso del Red Lion riaccende con forza la discussione, ponendo al centro il delicato equilibrio tra accoglienza, vivibilità e garanzie per chi lavora e vive quotidianamente sul territorio.

Intanto, il locale cerca di rialzarsi dai danni subiti, con il sostegno della comunità che, sui social, ha espresso vicinanza e solidarietà ai gestori. Ma resta la paura per quanto accaduto e l’attesa di risposte concrete da parte delle istituzioni.

© Riproduzione riservata

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