Getting your Trinity Audio player ready...
|
VERNIO – Furono 16 vittime e centinaia di feriti. Sono passati 40 anni da quella notte infernale in cui nella grande galleria dell’Appennino, a pochi chilometri dalla stazione di Vernio si consumò la ‘strage di Natale’ che profondamente anche la comunità di Vernio e della Val di Bisenzio.
“A Vernio ancora in molti ricordano con sgomento quelle ore, chi ha prestato soccorso e chi ha assistito al consumarsi di una tragedia che non deve essere dimenticata – sottolinea la sindaca di Vernio Maria Lucarini – La lotta contro ogni forma di violenza e di terrorismo inizia con la memoria, per questo il 23 dicembre alle 19, l’ora in cui venne dato l’allarme, saremo al Monumento alla Direttissima, sopra la Grande Galleria dell’Appennino, teatro della strage per ricordare e rafforzare il valore della solidarietà”.
Il Rapido 904 trovò il suo tragico epilogo nella galleria della Direttissima, alle 19.08 del 23 dicembre 1984 la bomba, contenuta in 2 valigie, esplose all’interno della galleria: un inferno di fuoco, dolore, morte e lamiere.
La cerimonia inizierà alle 19 con la lettura dei nomi delle 16 vittime dell’attentato, poi interverranno Marina Grasso avvocato del coordinamento provinciale Libera di Prato e la sindaca di Vernio Maria Lucarini. Alla cerimonia partecipa anche l’associazione tra i familiari delle vittime della Strage rappresentata da Loretta, che fu gravemente ferita nell’attentato, e la figlia Giada Pappagallo. Conclude il coro di Sant’Ippolito.
Alle 21 all’ex Meucci Testimonianze e memorie dei soccorritori e di chi ha vissuto la strage di Natale, una serata della memoria a cui parteciperanno il sindaco di Vernio di allora Giovanni Pini, Nadia Magnani, all’epoca medico delle Ferrovie, l’ex ferroviere Arcangelo Lucarella e il medico Andrea Saccardi. Modera l’incontro la giornalista Debora Pellegrinotti.
Il Comune di Vernio proprio in questi giorni ha anche avviato una collaborazione con il Comune di Napoli per un Patto di amicizia sulla memoria, in ricordo del terribile attentato, che spezzò vite innocenti, segnò profondamente il nostro Paese e rappresenta una ferita nella storia comune. Il Rapido 904 partì infatti da Napoli, diretto a Milano. Il patto si concentrerà soprattutto sulla promozione di progetti educativi, affinché le generazioni future comprendano il valore della memoria e della solidarietà e la necessità di un impegno forte, di tutti, contro le mafie.