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VERNIO – Il 10 febbraio si celebra il Giorno del ricordo, istituito nel 2004 per non dimenticare tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre. Proprio per riflettere, mettendo gli avvenimenti nella giusta prospettiva storica, il Comune di Vernio in collaborazione con la Fondazione Cdse e l’Anpi Vernio propone l’8 febbraio alle 15.30 all’ex Meucci un incontro dal titolo Un confine combattuto, violenze, guerre e foibe nell’alto Adriatico con Matteo Mazzoni, direttore dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea.
Studioso delle dolorose vicende che si concentrarono nelle terre al confine italiano orientale, Mazzoni lavora da anni con le scuole della Toscana su questi temi, proprio perché la storia dell’alto Adriatico, nella sua complessità, concentra in sé tutto le vicende del Novecento europeo.
“Gli eventi che si susseguirono nei due anni successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943 comprendono un caleidoscopio di violenze entro cui si collocano i drammi delle foibe e dell’esodo delle comunità italiane che proprio nel processo storico trovano non giustificazione, ma adeguata contestualizzazione e doverosa comprensione, oltre gli oblii e gli usi politici della Storia, che a lungo hanno alterato queste vicende”, anticipa Mazzoni.
L’incontro sarà preceduto dai saluti dell’assessore alle politiche della memoria Marco Saccardi e del direttivo Anpi di Vernio.
