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Desertificazione bancaria, il consigliere regionale Niccolai (Pd) chiede l’apertura di un osservatorio

L'esponente dem nell'assise fiorentina: "Lo proporremo alla giunta per contrastare la chiusura delle filiali dei territori periferici"

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FIRENZE – Banche e territori montani e rurali, dopo gli episodi di chiusura delle filiali di Vernio, Londa e Sambuca Pistoiese di questi giorni, dal presidente della Commissione per il sostegno delle aree interne del Consiglio regionale toscano Marco Niccolai (Pd) arriva la proposta di “Un osservatorio sulla presenza degli sportelli sul territorio per poterne scongiurarne la chiusura”.

È quello che proporremo alla giunta regionale – afferma Niccolai – con una risoluzione per intensificare l’impegno nei confronti dei cittadini che abitano e lavorano nelle aree interne, rurali, montane e insulari della nostra regione. Osservatorio da affiancare alla richiesta al Governo di cambiamento della legislazione europea sulle banche e l’introduzione di sostegni al sistema delle banche cooperative e popolari”.

Il consigliere regionale rimarca quindi l’importanza del radicamento sul territorio degli istituti bancari, lanciando un allarme: “I numeri della desertificazione bancaria sono drammatici: da ottobre 2022 a maggio 2024 sono state chiuse circa 100 filiali in Toscana e abbiamo territori senza neanche uno sportello, con 46mila toscani e 2900 imprese risiedono in questi comuni, il 9,5 per cento del totale. Occorre invertire questa tendenza e per farlo bisogna agire anche in sede europea per modificare la legislazione bancaria che con gli accordi Basilea 3+ sul contenimento dei costi ha di fatto aumentato le chiusure: il Consiglio regionale della Toscana si è già pronunciato su questa richiesta verso il Governo, così come altre regioni. Con l’osservatorio ci vogliamo mettere in condizione di monitorare le situazioni per tempo cercando di arrivare sulle leve decisionali degli istituti di credito quando ancora le scelte si possono modificare”.

“Solo il sistema delle banche di credito cooperativo in questi anni ha mantenuto la presenza sul territorio – aggiunge il consigliere – fornendo un servizio alla propria comunità in funzione della loro natura mutualistica ed è per questo che serve un cambio della normativa bancaria per riconoscerne la specificità. La chiusura di uno sportello bancario non impatta solo in termini di interruzione di un servizio per la popolazione che ha più difficoltà nell’accesso ai servizi digitali, i dati infatti dimostrano che impatta anche sull’accesso al credito delle piccole imprese di questi territori: la Regione non ha strumenti sulle politiche bancarie ma questo osservatorio servirà ad avere un luogo permanente di monitoraggio e confronto”.

Se vogliamo fare impresa e combattere lo spopolamento dei territori certo non possiamo accontentarci dei pur evoluti servizi erogati da tabaccherie o money transfert” conclude Niccolai.

© Riproduzione riservata

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