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MONTEMURLO – La decima edizione del Forum Economia Circolare si è conclusa nella Sala Banti di Montemurlo.
Una giornata di lavori a cui hanno partecipato i circoli di Legambiente da tutta la Toscana, le istituzioni, le imprese e il mondo della ricerca universitaria. I due focus di questa edizione sono state le buone pratiche di riciclo e una gestione di prossimità del ciclo integrato dei rifiuti nelle sessioni mattutine e i fenomeni criminali legati allo smaltimento illecito dei rifiuti nel pomeriggio.
Il Piano regionale dell’economia circolare (Prec) è stato approvato in via definitiva durante il mese di gennaio 2025, ma ad oggi attende ancora di essere messo realmente in opera. Per questo motivo, Legambiente lancia un appello alla nuova amministrazione toscana per la realizzazione a breve termine degli impianti per il riciclo integrato dei rifiuti che possano permettere una gestione regionale e di prossimità. L’associazione richiede che si abbia il coraggio di realizzare i tanti impianti progettati sul territorio, per gestire interamente i rifiuti in Toscana.
“Ripartiamo dalle conclusioni del Forum Economia Circolare dello scorso anno: avevamo espresso soddisfazione per l’approvazione imminente del Prec basato sul nostro obiettivo rifiuti zero, impianti mille – dichiara Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana, assieme a Maria Rita Cecchini e Stefano Donati del consiglio direttivo di Legambiente Toscana – Ad oggi è ancora forte lo squilibrio territoriale dei grandi capoluoghi toscani verso il modello Peccioli, ossia il ricorso ampio allo smaltimento in discarica. Si tratta di un modello che continua a infatuare troppi osservatori. Serve un’accelerazione netta per localizzare sul territorio gli impianti innovativi che possano chiudere il ciclo in Toscana, declinando il criterio di prossimità sui tre ambiti territoriali ottimali della nostra regione”.
Il Forum Economia Circolare di Legambiente Toscana si è aperto in mattinata con gli interventi istituzionali del sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, dell’assessore all’ambiente della Regione Toscana, David Barontini e con la relazione introduttiva di Andrea Minutolo, responsabile scientifico nazionale di Legambiente.
La prima sessione è stata dedicata alle buone pratiche toscane, con gli interventi dei gestori come Plures Alia, soggetto integrato regionale nei settori ambiente, energia e acqua; Sei Toscana, gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani nelle province dell’Ato Toscana Sud; e Reti Ambiente, gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti nel perimetro dell’Ato Toscana Costa, con la moderazione a cura del media partner Greenreport e l’intervento di Stefano Donati del direttivo di Legambiente Toscana.
Si è tenuta anche la premiazione del Comune Riciclone 2025, Monsummano Terme, col riconoscimento consegnato alla sindaca Simona De Caro. Monsummano Terme ha raggiunto l’85,3% di raccolta differenziata, classificandosi primo tra i Comuni toscani sopra i 15mila abitanti.
La seconda sessione è stata dedicata al riciclo di prossimità partendo dall’analisi dei flussi e delle statistiche sui rifiuti: gli ultimi dati certificati della Toscana sono stati forniti grazie a un intervento di Arrr (Agenzia regionale recupero risorse della Toscana). Poi la sessione è proseguita con approfondimenti sulle diverse filiere, dai flussi dei rifiuti plastici in Toscana con Revet a quella del distretto cartario lucchese con Lucart (Assocarta), al recupero del vetro con VetroRevet fino al riuso e il riciclo nel distretto tessile con il consorzio Corertex. Infine, la sessione si è conclusa con uno spazio dedicato alle buone pratiche: dal progetto Solstrice per un’economia circolare a Prato con il Comune e GreenApes, al design di moda circolare e sostenibile raccontato dal dipartimento Dida dell’università di Firenze, fino al riciclo nei materiali e nei prodotti nella grande distribuzione con Unicoop Firenze, con l’intervento conclusivo di Maria Rita Cecchini, del direttivo di Legambiente Toscana.
Il decimo Forum Economia Circolare di Legambiente Toscana si è infine concluso con il dibattito su Criminalità ambientale, economia e mafie: i veleni e gli antidoti, introdotto da Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana e con la partecipazione di Luca Tescaroli, procuratore della Repubblica di Prato ed Enrico Fontana dell’Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente.
“Consapevolezza, gioco di squadra e risposta decisa dello Stato sono le tre parole d’ordine che caratterizzano l’impegno del procuratore della Repubblica di Prato, Luca Tescaroli e che Legambiente fa proprie – afferma Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente – in un contesto di forte preoccupazione e gravità anche dal punto di vista ambientale, per lo smaltimento illecito e i traffici di ingenti quantità di rifiuti tessili nei Comuni della provincia. A produrli e gestirli illegalmente è un sistema economico parallelo, in cui si intrecciano organizzazioni criminali di origine cinese e quelle italiane, in particolare clan della camorra, descritto nei dettagli dal procuratore Tescaroli nell’intervista concessa a Legambiente. Per contrastarlo con più efficacia servono risorse, maggiori controlli, rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine e soprattutto della Procura. Tutelare le imprese sane che operano nel rispetto delle legalità e chi lavora nel distretto tessile più grande d’Europa deve diventare una priorità: del governo, della Regione Toscana e di tutte le istituzioni”.
