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MONTEMURLO – Ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, la mattina del 27 gennaio in località Il Mulino il sindaco di Montemurlo Simone Calamai, insieme alla presidente del Consiglio comunale Federica Palanghi, l’assessore alla politiche della memoria Valentina Vespi e le associazioni del territorio, ha depositato una corona d’alloro al cippo commemorativo in memoria di Marcello Martini, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti e scomparso nel 2019.
“Sono trascorsi 80 anni dal 27 gennaio 1945, il giorno in cui si aprirono le porte del campo di sterminio di Auschwitz e il mondo scoprì il volto del male – Con queste parole il sindaco Calamai ha dato inizio alla commemorazione – Per noi montemurlesi questo luogo rappresenta una pietra d’inciampo alla memoria: è il luogo dove nel 1944 fu arrestato Marcello Martini, appena 14 anni, e deportato nel campo di sterminio di Mauthausen in Austria. Dal 2015 Marcello Martini è cittadino onorario di Montemurlo e lo sarà per sempre. Questo luogo, che fu teatro di uno dei momenti più drammatici della sua vita, è da tempo divenuto un simbolo della memoria collettiva, e oggi, con questa cerimonia e con la posa della corona, rinnoviamo il nostro impegno a ricordare e a tramandare la sua storia”.
La cerimonia ha visto la partecipazione della cittadinanza, che ha preso parte con commozione all’evento.
“Oggi vediamo ancora intolleranza, discriminazione e odio insidiare le nostre società. Proprio come Marcello Martini e milioni di vittime innocenti hanno sofferto a causa dell’odio e dell’indifferenza, così oggi migliaia di persone nel mondo vivono in situazioni di conflitto e oppressione – ha concluso il sindaco Calamai – Le immagini dei rifugiati, dei civili sotto assedio, delle famiglie spezzate dalle bombe, ci ricordano che la storia non è mai davvero alle nostre spalle. Solo guardando al mondo attorno a noi con occhi critici e attenti, possiamo trovare la forza di opporci a ogni forma di ingiustizia e di affermare il valore insostituibile della pace, della solidarietà e della dignità umana”.
“Oggi è un giorno importante, ma non è l’unico in cui siamo stati impegnati in questo percorso. Alessandra Martini, testimone indiretta e figlia di Marcello, è stata al nostro fianco in questi giorni, incontrando numerosi ragazzi del liceo Brunelleschi e dell’istituto comprensivo per raccontare e tramandare la storia di suo padre – ha dichiarato l’assessore Valentina Vespi – La storia di Marcello Martini rappresenta la storia di tanti deportati, in questo caso nel campo di Mauthausen. Insieme, abbiamo anche ricordato il giuramento fatto dai prigionieri liberati a Mauthausen: tutti giurarono di difendere e perseguire i principi di libertà, valori fondamentali per ciascuno di noi. La memoria, quindi, acquista ogni giorno un significato sempre più profondo”.
Le iniziative in occasione del Giorno della Memoria, promosse dall’amministrazione di Montemurlo, proseguono anche in collaborazione con il Comune di Prato, come ha spiegato la presidente del consiglio comunale Federica Palanghi.
“Anche quest’anno abbiamo rinnovato la nostra collaborazione con il Comune di Prato, e l’ultimo appuntamento in programma sarà il 31 gennaio nella Sala consiliare di Prato – ha dichiarato Palanghi – Insieme al presidente del Consiglio comunale Lorenzo Tinagli abbiamo organizzato un importante convegno dal titolo Memoria europea per il futuro dell’Europa, teso a far riflettere sulla necessità di costruire una memoria europea, partendo dalla risoluzione del Parlamento Europeo del 2019. Si tratta di un’iniziativa rivolta a tutta la cittadinanza, pensata per discutere la situazione attuale e promuovere una consapevolezza sempre maggiore”.