fbpx
13.4 C
Prato
giovedì 3 Aprile 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

Lavoratori come schiavi e senza permesso di soggiorno: in due ai domiciliari

Un gruppo di lavoratori era costretto a dormire sul luogo di lavoro in condizioni igieniche precarie. Appello all'emersione dei dipendenti in nero

Getting your Trinity Audio player ready...

PRATO – Ancora un giro di vite sui lavoratori irregolari nel territorio pratese. 

Sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due cittadini cinesi per il reato di assunzione di almeno dodici lavoratori privi di permesso di soggiorno alle dipendenze di una società di Prato, operativa nel settore della stampa di tessuti per abiti da donna.

Il provvedimento – richiesto ed eseguito dalla procura diretta da Luca Tescaroli con l’ausilio del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Prato e del personale del dipartimento di prevenzione di Prato dell’Asl Toscana Centro – ha consentito di individuare il titolare di fatto e il suo principale emissario nella gestione dell’impresa e di scoprire le condizioni di sfruttamento lavorativo a cui sono risultati assoggettati i dipendenti: dodici ore di lavoro, sette giorni su sette, con retribuzione non congrua e condizioni igienico sanitarie precarie, con un gruppo di lavoratori costretti a dormire sul luogo di lavoro. 

Un ruolo significativo ha svolto un lavoratore, il quale, dopo essere stato vittima di tentato omicidio, con un accoltellamento avvenuto nella sede della società, ha intrapreso una proficua collaborazione con la giustizia. In tal senso sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi.

La procura invita i lavoratori sfruttati a rivolgersi alla giustizia per denunciare le condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti. L’prdinamento, peraltro, consente di otteneree il permesso di soggiorno per motivi di giustizia, che comprende un programma di reinserimento sociale volto a garantire la stabile permanenza in Italia.

Sul tema Aksel Fazio, coordinatore della segreteria provinciale del Pd Prato e responsabile lavoro: “L’operazione della Procura di Prato che ha portato all’arresto di due persone per sfruttamento lavorativo dimostra ancora una volta l’importanza di un’azione coordinata tra tutti gli attori del territorio – spiega – La collaborazione del lavoratore che ha subito l’aggressione è stata determinante per far emergere un sistema di sfruttamento inaccettabile. Ed è cruciale che i lavoratori sappiano che possono ottenere il permesso di soggiorno per motivi di giustizia quando denunciano, compiendo un atto di massima adesione alla comunità e rompendo il muro dell’omertà fondato sul ricatto. Questo episodio non è un caso isolato, ma il risultato di un sistema perverso di illegalità, sfruttamento e concorrenza sleale radicato nel distretto pratese. Un sistema che vede aziende nascere con lo scopo di eludere normative fiscali, contributive e contrattuali, creando una concorrenza sleale che danneggia le imprese oneste. È fondamentale che le istituzioni, a tutti i livelli, si impegnino a contrastare con fermezza questi fenomeni, agendo su più fronti: tutelare le vittime in fase di emersione, costruire un piano di riqualificazione e buona occupazione, contrastare il dumping salariale rendendo più forti i soggetti virtuosi del nostro territorio, migliorare i controlli e applicare la responsabilità in solido, come ribadito nel pacchetto antisfruttamento del PD. La storia di Prato ci insegna che lottare per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori è essenziale per costruire un tessuto produttivo sano e forte”.

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Prato
cielo sereno
13.4 ° C
13.4 °
13.1 °
60 %
3kmh
2 %
Mer
13 °
Gio
22 °
Ven
21 °
Sab
20 °
Dom
14 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS

×
Oimmei digital consulting