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LUCCA – Il comandante interregionale dell’Italia centro settentrionale, generale di corpo d’armata Fabrizio Cuneo, ha comunicato che sono stati assegnati ai reparti del comando provinciale di Prato della Guardia di Finanza sette ispettori, quindici appuntati o finanzieri del contingente ordinario e due militari del comparto anti terrorismo e pronto impiego, ai quali si aggiungeranno ulteriori sette militari già assegnati alla sede di Prato, che prenderanno servizio nei prossimi giorni. A comunicarlo è la procura di Prato.
Le risorse saranno indirizzate verso le direttrici investigative che l’ufficio sta sviluppando, inerenti alle molteplici manifestazioni delle attività di riciclaggio organizzato, che ha assunto forme trasfrontaliere sempre più organizzate e strutturate (quali il ed Chinese Underground Banking System), all’individuazione delle variegate forme di sfruttamento lavorativo in nero e irregolare e delle imprese ed apri e chiudi, al contrasto delle frodi e commercializzazione di beni da paesi extra-unionali, alla valorizzazione dell’aggressione patrimoniale con il ricorso alle misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti di soggetti socialmente e fiscalmente pericolosi e alle azioni a tutela della riscossione dei tributi.
In secondo luogo, in aderenza a quanto richiesto dalla procura il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha comunicato che, con delibera del 23 luglio 2025, il direttore generale dell’Asl Toscana Centro ha autorizzato l’implementazione del servizio di interpretariato/mediazione linguistica, compresa quella di matrice cinese, per un ammontare di cento ore ogni mese, con onere finanziario a carico della Regione, per l’impiego delle attività investigative coordinate dalla Procura della Repubblica di Prato.
Il serbatoio di interpreti riposa in un consorzio. Si tratta di un obiettivo inseguito durante l’ultimo anno, che va incontro alla pressante esigenza investigativa. “È certamente un’iniziativa estremamente importante – commenta la procra – che serve ad ampliare il crescente lavoro che ha caratterizzato e caratterizza il circondario pratese; un impegno che, nell’ultimo anno, è notevolmente lievitato nella quadro di una riorganizzazione dell’ufficio di procura e un crescente impegno dei magistrati in servizio. Basti pensare all’incremento delle collaborazioni avviate da oltre ottanta lavoratori sfruttati di nazionalità pakistana, cinese, bengalese e nordafricana, nonché di cinque imprenditori di nazionalità cinese, che hanno generato altrettanti fascicoli a dimostrazione della pervasività delle fenomenologie criminose e della loro diffusività”.
Inoltre, il presidente della Regione ha autorizzato il rafforzamento dell’organico del gruppo dipartimentale dedito al contrasto penale dello sfruttamento lavorativo attraverso l’assunzione, in fase di espletamento, di cinque ulteriori unità.


