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Dopo i tigli di via Firenze il no al progetto edificatoria a La Querce: “20mila metri quadri consumati”

Il gruppo autoconvocato torna ad alzare la voce: "Raccolte 400 firme contro l'ipotesi che non tiene conto dell'impatto sulla zona"

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PRATO – “Dopo l’abbattimento da parte del Comune di Prato di un filare di 47 tigli a La Macine la scorsa estate, adesso sono circa 20mila i metri quadri di suolo che saranno consumati nella zona adiacente de La Querce“. Ad affermarlo il gruppo autoconvocato Salviamo via Firenze.

“Si tratta di edificazioni private e pubbliche già previste dal piano operativo – spiegano – alle quali si è aggiunta una variante che consentirà la costruzione di un supermercato nel centro della frazione. E proprio quest’ultima scelta ha spinto un gruppo di cittadini a raccogliere 400 firme in calce ad una petizione contraria agli interventi. Che, a detta di chi ha firmato, insistono su un territorio fragile anche dal punto di vista idrogeologico, che porteranno a congestionare ulteriormente il traffico su una strada (è la stessa via Firenze dei tigli abbattuti) già ai limiti della praticabilità. Chi si oppone evidenzia anche come non sia stata presa in considerazione alcuna ipotesi di ristrutturazione e riuso di edifici già costruiti. Il Comune tramite l’assessore ai lavori pubbliciMarco Sapia e la sindaca Ilaria Bugetti, naturalmente difende gli interventi, richiamando anche il “processo partecipativo” svolto nel 2022 nelle due frazioni di La Macine e La Querce per dimostrare la condivisione delle scelte. Chi aveva contestato nel 2024 l’abbattimento dei tigli aveva già mosso critiche radicali allo svolgimento di quel processo partecipativo, all’uso improprio e alle forzature di quanto da esso si poteva ricavare come espressione dell’assenso dei cittadini. Critiche alle quali l’amministrazione non ha mai risposto. D’altra parte la sindaca Bugetti ha recentemente sostenuto nel corso di un incontro pubblico che La città deve ancora crescere. Ci sono aree dove è previsto di costruire e si costruirà. Anche perché – ha spiegato la sindaca – gli “oneri di urbanizzazione” legati alle nuove costruzioni sono una risorsa essenziale per fare quello che sarà possibile per mettere in sicurezza il territorio”.

“Ma la fragilità del territorio e la precarietà della sicurezza ambientale non dipendono anche dall’eccessiva cementificazione? – chiude il gruppo – E i report dell’Ispra 2023 e 2024 dicono che sul territorio pratese gli indici del consumo di suolo sono i più alti della regione. Dal Comune è convocata, nel salone consiliare; la seduta congiunta delle commissioni 3 e 4 per il giorno lunedì 28 aprile 2025 (alle 10,45). Al secondo punto dell’ordine del giorno c’è appunto la petizione “relativa alla realizzazione di un nuovo punto commerciale di media distribuzione in via Amerigo Bresci e di altre costruzioni nel quartiere de La Querce”. Ci sarà quindi un confronto fra i promotori della petizione e l’amministrazione”.

© Riproduzione riservata

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