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Il Tavolo della moda approda in Regione. Squittieri: “Servono risposte immediate”

L'assessora: "A rischio interi pezzi della filiera produttiva. Il governo intervenga"

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PRATO – Il Tavolo della moda approda in Regione con la convocazione del 18 novembre da parte del governatore Eugenio Giani.

Al tavolo anche l’assessora alle attività produttive del Comune di Prato, Benedetta Squittieri, che ha partecipato per fare il punto sullo stato di salute del settore e sulle misure necessarie per aiutare le imprese a superare questo momento critico. Misure portate a Roma già da tempo ma “ancora senza risposta” afferma.

“Siamo molto preoccupati del fatto che ad oggi il governo abbia messo in campo solo 8 settimane di cassa integrazione e che queste non siano ancora tecnicamente utilizzabili dalle imprese per mancanza dei decreti di applicazione – spiega Squittieri – Ad oggi abbiamo ricevuto solo no dal governo sulle richieste che abbiamo condiviso al tavolo di distretto di Prato e portate avanti a livello nazionale dalle categorie economiche, prima nel decreto Omnibus e poi nel dl Concorrenza. Ora è la volta della Legge di bilancio nella speranza che l’esito sia diverso dai precedenti tentativi. A quanto pare non c’è la consapevolezza che serva una risposta immediata”.

Oltre al rifinanziamento della Cig in deroga, l’imprenditoria pratese ha chiesto la moratoria sugli F24 per il 2025, la risoluzione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo con una formula di saldo e stralcio al 50 per cento, e il rifinanziamento del credito d’imposta al 50 per cento per investimenti nell’Industria 4.0. Al momento tutto tace nonostante i proclami dei parlamentari di centrodestra.

In più l’assessora Squittieri mette in guardia da un altro rischio reale per il distretti: “Queste continue crisi esogene rischiano di farci perdere pezzi di filiera produttiva nonostante si tratti di aziende che continuano a investire in transizione ecologica e digitale come hanno dimostrato partecipando ai bandi per i contributi straordinari al distretto. Non possiamo permettercelo perché abbiamo di fronte a noi una ulteriore sfida, quella delle normative europee sul tessile che potranno essere un limite ma anche una grande occasione per il primo distretto tessile circolare d’Europa”.

In un quadro di richieste di aiuto cadute nel vuoto, è giudicato positivamente l’impegno che sta dimostrando la Regione sia sul fronte ammortizzatori sociali con l’assessora al lavoro Alessandra Nardini che su quello di sostegno agli investimenti prospettato dal collega alle attività produttive, Leonardo Marras.

“La situazione della crisi del settore tessile e moda è sicuramente un tema che va affrontato a livello regionale e riteniamo importante il lavoro che sta portando avanti la Regione – conclude Squittieri – Per questo siamo molto interessati alle misure che sia il presidente Giani che l’assessore Marras hanno citato. Si tratta di un sostegno agli investimenti del distretto attraverso una forma negoziale così come previsto dall’ultima modifica delle norme regionali. Sarebbe uno strumento sfidante anche per le filiere, ma necessario per lavorare fin da oggi sulle prospettive del nostro settore”.

La riunione del tavolo regionale è aggiornata a lunedì 25 novembre, alla presenza dei parlamentari.

Soddisfatto per l’incontro in Regione Confartigianato Moda, che tuttavia sottolinea in una nota: “Il percorso verso gli obiettivi resta impegnativo e non si può abbassare la guardia: è fondamentale accelerare per implementare misure essenziali alla tutela e al rilancio di un settore in difficoltà”.

“Accogliamo positivamente l’incontro di oggi e apprezziamo l’appuntamento già fissato per lunedì prossimo con tutti i parlamentari, ma la preoccupazione resta – dichiara Moreno Vignolini, presidente nazionale di Confartigianato Moda – Ora però è cruciale non perdere questa opportunità di intervento. Chiediamo con forza che le nostre proposte, avanzate sin da febbraio 2024, vengano incluse nella legge finanziaria attraverso un emendamento promosso dal Mimit. Tra le misure prioritarie ci sono: la moratoria sugli F24 per il 2025, il rifinanziamento della cassa integrazione per le imprese con meno di 15 dipendenti, la risoluzione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo con una formula di saldo e stralcio al 50 per cento, e il rifinanziamento del credito d’imposta al 50 per cento per investimenti nell’Industria 4.0″.

Il presidente Vignolini sottolinea l’urgenza di un’azione coesa: “Chiediamo alla Regione di diventare un portavoce autorevole di queste istanze, condivise da tutte le forze economiche e sociali presenti al tavolo, superando quelle scollature col Ministero che non hanno aiutato a ottenere le misure necessarie per il nostro comparto”.

 

 

 

© Riproduzione riservata

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