Getting your Trinity Audio player ready...
|
PRATO – Dalla spazzatura alle vasche da bagno, dallo spaccio alla violenza: “È una situazione molto brutta, qui non si vive più. Se chiedi educazione e rispetto del regolamento rispondo male, non c’è dialogo”.
A parlare è una cittadina di Prato, che denuncia una situazione “ormai insostenibile”: quella in cui versa suo condominio. Siamo alle porte delle mura cittadine, vicino a piazza Ciardi. Qui sorge “un grande edificio signorile”, che tuttavia “è passato dalle stelle alle stalle. Io vivo qui da 53 anni, un tempo era una zona pulita, sicura e tranquilla mentre adesso dobbiamo affrontare quotidianamente degrado e immondizia ammassata sotto casa da condomini irrispettosi”.
Non si tratta solo rifiuti casalinghi “non conferiti adeguatamente negli appositi contenitori della differenziata. È una vera e propria discarica a cielo aperto di materassi, reti, tende… Rifiuti derivanti da attività commerciali, come estetiche e parrucchieri: c’è chi lavora nella zona ma per non pagare le tasse della spazzatura porta lo scarto sotto casa sua, che è anche casa di altre persone: il condominio”.
Tuttavia “lo scarto non viene gettato nei cassonetti, seguendo il regolamento, ma ammucchiato sulla strada, creando una montagna di spazzatura che grava sulle tasche di tutti gli abitanti dell’edificio. Spesso nei sacchi – incalza la signora – ci sono materiali nuovi, come vestiti con ancora il cartellino, oltre che usati”.
Vestiario “portato qui la notte dal proprio posto di lavoro, che inoltre attira l’attenzione di gente pericolosa”: ad approfittarsene sarebbero infatti “persone che vengono a frugare fra gli indumenti. Questo succede la sera: si riempie di gente losca che porta sotto casa nostra anche la droga”.
Un vero e proprio “giro di spaccio”, spiega la condomina, “che si è spostato dalla stazione di Porta al Serraglio: ora vengono tutti qui. Sono abituali di un locale nelle vicinanze”. Ma sul banco degli imputati c’è anche un altro esercizio che “porta tanto degrado. Questi personaggi equivoi ci vanno a comprare birre a poco e poi buttano per terra le bottiglie di vetro. Inoltre davanti a questa attività non c’è parcheggio e le cassette vengono svuotate sugli scalini del condominio”.
Condominio dove “abitano tante famiglie con bambini, e anziani. Dal mio terrazzo vedo dove posizionano i oanetti di fumo. Non si può vivere così: chi vorrebbe far crescere suo figlio in queste condizioni?”. Condizioni sfociate anche in episodi di violenza: “Una sera ho fatto una foto a un uomo che gettava dei sacchi per terra, invece di conferirli negli appositi contenitori. In risposta mi ha dato una botta e mi ha fatto cadere il cellulare che si è rotto. Ho chiamato la polizia ma quando è arrivata l’uomo non c’era più ovviamente”.
“Ma è solo l’ultima di vicende ben più gravi: due anni fa un signore è stato aggredito da questi uomini che vengono da fuori e spacciano. È finito in ospedale. Dopo l’accaduto, però, non è cambiato niente. Tutto è rimasto uguale”.
Tutto è uguale “da ormai 4 o 5 anni. Abbiamo fatto esposti al sindaco, alla questura, ai carabinieri e ai vigili. Ci siamo rivolti a tante persone, ma nessuno ha fatto niente. Abbiamo delle telecamere condominiali, ma sembra che nessuno le visioni”.
“Cosa chiedo? Sicurezza. Chiedo aiuto – conclude la signora – per mettere la parola fine a questa situazione”.